Rifugio Maniago, la sentinella del Duranno compie 60 anni: un lungo weekend di feste e di ricordi

Il rifugio Maniago
MANIAGO - Il Rifugio Maniago, Alta Val Zemola a Erto e Casso, da 60 anni è il punto di riferimento di escursionisti e alpinisti. Domani, 26 agosto, e domenica si...

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MANIAGO - Il Rifugio Maniago, Alta Val Zemola a Erto e Casso, da 60 anni è il punto di riferimento di escursionisti e alpinisti. Domani, 26 agosto, e domenica si terranno festeggiamenti: ferrate e incontri musicali per celebrare la struttura di proprietà del Cai di Maniago che da sempre è nel cuore dei residenti della città delle coltellerie. Dieci anni fa l'attuale vice sindaco Anna Olivetto, in occasione del primo mezzo secolo di attività, realizzò un'interessante testimonianza storica, replicata nelle scorse settimana da Paola Massaro, per la rivista della Pro loco, La Piazza. Si tratta di un evento molto atteso, che di fatto sposterà in quota centinaia di persone amanti dell'attività escursionistica sulle orme dei pionieri di questa disciplina, che scelsero l'alta Valcellina per insediare la loro struttura ricettiva.

LA STORIA
Il rifugio Maniago venne costruito nel 1963, pochi mesi prima del tragico disastro del Vajont (che sconvolse proprio la comunità di Erto e Casso) e fu affidato in gestione alla cittadina di Maniago e alla sua frizzante sezione Cai, che ancora oggi supera i 300 soci. Inizialmente aveva le caratteristiche di un bivacco - sorge a 1.730 metri sul livello del mare -, fu trasformato e rimodernato nel 1985. In seguito, è stato nuovamente ristrutturato per fornire maggiori servizi intorno al 2000. È raggiungibile da una strada secondaria proveniente dal paese e si prolunga sino ad inoltrarsi nella valle e raggiungere un parcheggio; da lì è possibile solamente camminare, seguendo una strada forestale. Si risale quindi la vallata per poi arrivare esattamente ai piedi del monte Duranno. Dalla struttura partono sentieri verso l'altro angolo della valle, la spalla del Duranno e, dall'altra parte, verso forcella Duranno.

IL PROGRAMMA


È molto frequentato in tutte le stagioni grazie alla sua posizione favorevole che consente di inerpicarsi in alcuni tra i più bei tracciati delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Da oggi al 3 settembre sarà, inoltre, possibile visitare la mostra fotografica sul Rifugio presso Palazzo d'Attimis a Maniago. Il programma delle celebrazioni scatta domani alle 8, con la partenza da Maniago di un'escursione sulla Ferrata della Memoria al Vajont (per soli soci Cai); alle 19.30, al Rifugio Maniago, musica sotto le stelle con la band Los Maniagos da San Donà di Piave (possibilità di pernottare con la propria tenda nell'area adiacente al Rifugio). Domenica, alle 8, con partenza dal Rifugio Maniago, è in programma un'escursione naturalistica; alle 11 c'è la messa seguita dalla cerimonia commemorativa cui parteciperanno le autorità locali dei due comuni coinvolti nell'elenco e anche rappresentanti della Fondazione Dolomiti Unesco e del Parco naturale delle Dolomiti friulane. A seguire, spaghettata per tutti i presenti. Nel pomeriggio, dalle 15, incontro in musica, racconti e canzoni, di Antonio G. Bortoluzzi e Marco Anzovino in "Montagna Madre".
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Il Gazzettino