"Caccia" alla studentessa mestrina conosciuta in treno: città tappezzata di volantini per rintracciarla

Théo Bonfils
MESTRE - Chi sia, nessuno lo sa. Neppure lui che l'ha incontrata e ha passato con lei un viaggio in treno da Padova a Ferrara. L'unica cosa che sa è che è di...

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MESTRE - Chi sia, nessuno lo sa. Neppure lui che l'ha incontrata e ha passato con lei un viaggio in treno da Padova a Ferrara. L'unica cosa che sa è che è di Mestre e studia Medicina a nel capoluogo estense, nello stesso ateneo in cui lui Théo Bonfils, ventenne francese, originario di Lione, è iscritto a Giurisprudenza. Così, per cercarla, ha tappezzato Ferrara di volantini, aprendo anche un indirizzo mail per l'occasione.


«Ciao! Sono alla tua ricerca. Sono il francese del treno Mestre-Ferrara di domenica 17 ottobre. Frequenti la facoltà di medicina, sei agli ultimi anni, sei di Mestre, sei gentile e raffinata. Non dormo più. Scrivimi al più presto su francesetreno@virgilio.it» recita il foglio affisso ai lampioni della luce, ai semafori, alle fermate degli autous.
La storia, come l'ha raccontata l'edizione di Ferrara de Il Resto del Carlino, è iniziata quando il ventenne francese, domenica scorsa, dopo una gita a Padova per visitare la città del Santo si è trovato faccia a faccia sul treno di ritorno con una ragazza.


Tra i due è iniziata una chiacchierata e lei - ha raccontato Théo Bonfils al Carlino - gli ha detto di essere di Mestre ma di studiare a Ferrara. Un'ora di racconti che hanno colpito il giovane studente di Lione che si è reso conto di aver commesso anche un errore di tattica. Arrivati a destinazione i due si separano ma per il ventenne iscritto a Giurisprudenza quel saluto non può essere un addio ma deve essere l'inizio di un amore. Le sue parole, così come i cartelli, sono diventati subito virali tanto che il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, ha rilanciato la vicenda sulla propria pagina pubblica: «Un vero e proprio colpo di fulmine insomma, avvenuto non sui social, come avviene sempre più frequente oggi, ma di persona, guardandosi negli occhi e raccontandosi le proprie passioni - scrive Fabbri - Cosa c'è di strano? Nulla. O almeno non dovrebbe esserlo. Con questo post voglio aiutare anche io Theo a ritrovare la ragazza del treno, sperando che possa essere anche lei felice di ritrovarlo. In bocca al lupo Theo! Attendiamo fiduciosi gli sviluppi».

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Il Gazzettino