Spiegamento di forze per cercare uomo disperso: dormiva tranquillo

Spiegamento di forze per cercare uomo disperso: dormiva tranquillo
PALUZZA e MONFALCONE - Spiegamento di forze per cercare un uomo disperso: dormiva tranquillo. Il soccorso Alpino di Forni Avoltri è stato allertato nel tardo pomeriggio di...

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PALUZZA e MONFALCONE - Spiegamento di forze per cercare un uomo disperso: dormiva tranquillo. Il soccorso Alpino di Forni Avoltri è stato allertato nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 20 agosto, per il mancato rientro di un escursionista di Monfalcone dalla Creta della Chianevate, nel Gruppo del Cogliàns - Chianevate, nelle Alpi Carniche a Paluzza. Il suo zaino è stato ritrovato lungo il sentiero che scende dal Pizzo Collina da due escursionisti austriaci che lo hanno consegnato ai carabinieri a Passo Monte Croce Carnico.


Lo zaino conteneva gli effetti personali dell'uomo. Sua moglie è stata contattata dai militari dell'Arma: è stata lei a riferire che il marito era partito con l'intenzione di salire la Creta della Chianevate e di fermarsi a dormire in montagna. Era quasi buio quando è stato allertato l'elicottero della Protezione civile per un sorvolo sul massiccio. Lo zaino era stato notato già ieri mattina, al bivio che divide il sentiero per la vetta da quello per il Rifugio Marinelli da un funzionario della Protezione civile che dal rifugio Marinelli si è fatto caricare a bordo del velivolo per aiutare nelle operazioni.

Le ricognizioni non hanno dato risultati e così si è deciso di scaricare, con due rotazioni dell'elicottero, nei pressi della cima della Creta di Collina, tre uomini del soccorso alpino di Forni Avoltri e due del Sagf della Guardia di finanza. Lo scopo era di perlustrare il sentiero con le torce e di controllare i dintorni fino al Passo Monte Croce. Per l'elicottero, infatti, la visibilità sulla cima era in parte limitata 
dalle nuvole. Poco dopo l'uomo è stato trovato che dormiva in un anfratto non distante dalla vetta, dentro il suo sacco a pelo, così come aveva programmato. Gli uomini del Cnsas sono allora rientrati a Passo Monte Croce Carnico a piedi.
 
In Val Cimoliana
Falso allarme anche per la segnalazione di un mancato rientro in Val Cimoliana. I gestori del Rifugio Pordenone hanno ricevuto l'allerta di un mancato rientro da parte di alcuni turisti genovesi che avevano appuntamento alle 13 nello stesso rifugio con dei familiari. Mancavano all'appello un cinquantottenne e due ventenni che al mattino erano andati a vedere il Campanile di Val Montanaia, lungo il sentiero. I gestori hanno allertato i tecnici del Cnsas Valcellina che, in quattro, si sono incamminati intorno alle 17.30 lungo il sentiero che conduce al Campanile e, dopo un tratto di percorso, a quota 1400 metri, hanno incontrato i dispersi che rientravano sani e salvi. Non avevano potuto avvisare i familiari del ritardo perché nella valle non c'è campo per il telefono cellulare. I tecnici sono rientrati alle 21.30 a Cimolais.
 
Soccorsa una donna a Erto

Gli stessi tecnici del Cnsas Valcellina avevano fatto un semplice intervento di supporto su richiesta della Sores di Palmanova intorno alle 13. Il personale medico dell'ambulanza di Cimolais che doveva recuperare una donna anziana di Erto dalla sua abitazione, lontano dal paese e senza strada d'accesso, avevano bisogno di aiuto per trasportarla. I tecnici sono intervenuti per fare il trasporto e assicurare la donna ai sanitari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino