Riabilitazione dei pazienti: ad Adria apre il nuovo reparto specializzato

Il taglio del nastro con l'assessore regionale Manuela Lanzarin
ADRIA - Un reparto specializzato: l’Unità riabilitativa territoriale diventa realtà. Con la benedizione del vescovo Pierantonio Pavanello, alla...

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ADRIA - Un reparto specializzato: l’Unità riabilitativa territoriale diventa realtà. Con la benedizione del vescovo Pierantonio Pavanello, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, taglio del nastro ieri, all’ospedale Santa Maria Regina degli Angeli, del nuovissimo reparto dedicato alle cure intermedie e personalizzate. La struttura, collocata al secondo piano, è in grado di accogliere fino a 14 pazienti, stabilizzati dal punto di vista clinico ma che richiedono assistenza residenziale con percorsi prevalentemente riabilitativi. L’attività di riabilitazione è indirizzata a persone le cui abilità fisiche sono temporaneamente ridotte, ma recuperabili totalmente o parzialmente. Risulta necessario quindi intervenire su loro per ridurre la disabilità conseguente alla malattia, con interventi di riabilitazione intensiva e personalizzata. Possono accedere all’Urt anche persone a lento recupero funzionale, che hanno già effettuato riabilitazione intensiva ma necessitano di proseguire il trattamento. 

IL PERSONALE


All’interno opera, quale figura di riferimento, un infermiere Case Manager, che coordina il percorso. L’assistenza è garantita da un’équipe composta di medici fisiatri, infermieri, operatori socio sanitari, fisioterapisti, logopedisti e terapisti occupazionali. In questo staff opera anche un assistente sociale. «L’attivazione dell’Urt - ha premesso il direttore generale dell’Ulss 5 Patrizia Simionato - rappresenta un ulteriore passo di completamento della programmazione regionale. Questa nuova struttura intermedia si aggiunge all’ospedale di Comunità e all’Hospice. Svolge una importante funzione di raccordo tra ospedale e territorio, in un percorso di continuità assistenziale che ha l’obiettivo di far riacquisire, mediante l’attività riabilitativa, il maggior livello di autonomia a persone che hanno persa del tutto o parzialmente». «È un momento importante per Adria - ha commentato il sindaco Omar Barbierato - ed un servizio importante. Da quando è arrivata Simionato sono nati diversi progetti. Mi auguro che venga potenziata sempre più la sanità pubblica». «Non posso - ha sottolineato Luca Prando, presidente della Conferenza dei sindaci - che fare un plauso a tutta la direzione generale e all’Area tecnica». «Questo presidio - ha concluso Lanzarin, per la prima volta ad Adria - è importante ed è stato fortemente voluto dalla Regione. È l’anello di congiunzione per quelle persone che escono dalla fase acuta, ma hanno bisogno di un periodo di adeguamento prima di ritornare in famiglia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino