ADRIA - Un reparto specializzato: l’Unità riabilitativa territoriale diventa realtà. Con la benedizione del vescovo Pierantonio Pavanello, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, taglio del nastro ieri, all’ospedale Santa Maria Regina degli Angeli, del nuovissimo reparto dedicato alle cure intermedie e personalizzate.
IL PERSONALE
All’interno opera, quale figura di riferimento, un infermiere Case Manager, che coordina il percorso. L’assistenza è garantita da un’équipe composta di medici fisiatri, infermieri, operatori socio sanitari, fisioterapisti, logopedisti e terapisti occupazionali. In questo staff opera anche un assistente sociale. «L’attivazione dell’Urt - ha premesso il direttore generale dell’Ulss 5 Patrizia Simionato - rappresenta un ulteriore passo di completamento della programmazione regionale. Questa nuova struttura intermedia si aggiunge all’ospedale di Comunità e all’Hospice. Svolge una importante funzione di raccordo tra ospedale e territorio, in un percorso di continuità assistenziale che ha l’obiettivo di far riacquisire, mediante l’attività riabilitativa, il maggior livello di autonomia a persone che hanno persa del tutto o parzialmente». «È un momento importante per Adria - ha commentato il sindaco Omar Barbierato - ed un servizio importante. Da quando è arrivata Simionato sono nati diversi progetti. Mi auguro che venga potenziata sempre più la sanità pubblica». «Non posso - ha sottolineato Luca Prando, presidente della Conferenza dei sindaci - che fare un plauso a tutta la direzione generale e all’Area tecnica». «Questo presidio - ha concluso Lanzarin, per la prima volta ad Adria - è importante ed è stato fortemente voluto dalla Regione. È l’anello di congiunzione per quelle persone che escono dalla fase acuta, ma hanno bisogno di un periodo di adeguamento prima di ritornare in famiglia».