Dieci anni di residenza per lavorare in Comune: è una discriminazione

Dieci anni di residenza per lavorare in Comune: è una discriminazione
PADOVA - Evitata l'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia con la chiusura del contenzioso aperto da Bruxelles con il Comune di Padova in...

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PADOVA - Evitata l'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia con la chiusura del contenzioso aperto da Bruxelles con il Comune di Padova in materia di assunzioni a tempo determinato. In diverse procedure di selezione del personale effettuate dal comune veneto era stato inserito un criterio considerato discriminatorio, ovvero risiedere a Padova da almeno 10 anni. Questo requisito, peraltro contrario anche alla giurisprudenza nazionale, viola infatti le regole Ue sulla libera circolazione dei lavoratori, in particolare il libero accesso dei cittadini Ue a un impiego a prescindere dal luogo di residenza.




L'Italia, grazie alla collaborazione con Padova che ha eliminato dai bandi il criterio dei 10 anni di residenza nel Comune, ha potuto così adeguarsi alle contestazioni sollevate da Bruxelles tramite una pre-procedura d'infrazione (Eu pilot), evitando l'apertura di una procedura vera e propria.
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Il Gazzettino