Strutture irregolari, ordinanza di demolizione per la Remiera Casteo

Strutture irregolari, ordinanza di demolizione per la Remiera Casteo
VENEZIA - Provvisoria da quarant’anni, costretta in una serie di tendoni dopo la tromba d’aria del 2012, la Remiera Casteo ora si è vista arrivare pure un...

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VENEZIA - Provvisoria da quarant’anni, costretta in una serie di tendoni dopo la tromba d’aria del 2012, la Remiera Casteo ora si è vista arrivare pure un ordine di demolizione dal Comune. Una beffa per questa associazione a cui da decenni le varie amministrazioni che si sono succedute a Ca’ Farsetti avevano assicurato che avrebbero trovato una soluzione per garantire una sede definitiva. E invece... La doccia fredda è dell’altro giorno, arrivata sotto forma di ordine di demolizione da parte dell’Edilizia privata, recapitato al presidente dell’associazione, Lino Penzo.

 «Aspetto di capire meglio, attendo una convocazione» spiega, amareggiato. Della vicenda si sta occupando anche il consigliere delegato alle tradizioni, Giovanni Giusto: «Stiamo seguendo il problema. Va trovata una soluzione». 
La remiera si trova da sempre in una porzione dell’ex cantiere Celli, all’estremità di Sant’Elena, dopo il Diporto velico. Un’area semi abbandonata, quando si insediò la remiera, circa quarant’anni fa, ma che ora è di proprietà della società che gestisce la darsena Marina di Sant’Elena. «I rapporti con la darsena sono sempre stati buoni, abbiamo degli accordi» spiega Penzo. Certo la situazione non è ottimale: remiera e darsene, ad esempio, hanno lo stesso ingresso. La vecchia sede della remiera, poi, è stata rasa al suolo dalla tromba d’aria che si è abbattuta su Sant’Elena del 2012 e da allora i soci si arrangiano tra container e gazebo. Le barche, in particolare, sono riparate sotto grandi tendoni.
Ebbene, proprio queste strutture sarebbero state ritenute abusive. La notizia era circolata già prima dell’estate, quando era stato l’amministratore delegato della Marina di Sant’Elena, Stefano Costantini, a comunicarla a Penzo.

A luglio, poi, la società della darsena era finita al centro di un’inchiesta della Procura che contestava l’utilizzo di una serie di imbarcazioni come B&b, le 14 “boat and breakfast” che non avrebbero avuto le necessarie autorizzazioni. Sotto accusa anche alcuni presunti abusi edilizi e lo scarico dei reflui in laguna. Le difese dei numerosi indagati hanno sempre sostenuto la regolarità delle varie attività e la settimana scorsa, dopo due mesi di sequestro, la Procura ha tolto i sigilli alla darsena. Ma l’area resta sotto i riflettori. E alla Remiera Casteo è arrivato l’ordine di demolizione del Comune.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino