Trafugata la reliquia con il sangue di san Giovanni Paolo II

La chiesa parrocchiale
CENESELLI - Sarà una Pasqua amara per i fedeli di Ceneselli privati di un oggetto dal grande valore affettivo: la reliquia “ex sanguine” di san Giovanni...

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CENESELLI - Sarà una Pasqua amara per i fedeli di Ceneselli privati di un oggetto dal grande valore affettivo: la reliquia “ex sanguine” di san Giovanni Paolo II. Un furto sacrilego, infatti, è stato compiuto nella chiesa parrocchiale. Qualcuno si è introdotto all’interno ddell’edificio e indisturbato ha trafugato la reliquia incastonata in una statua in legno del pontefice polacco.

 
Un gesto che ha profondamente ferito la comunità particolarmente legata a Papa Wojtyla. Difficile ipotizzare quando la sottrazione sia avvenuta. A rendersi conto della sparizione sono stati alcuni fedeli. Il parroco don Stefano Marcomini, arrivato nel frattempo per celebrare le messa feriale, è stato subito informato dell’accaduto. «Alcuni parrocchiani - racconta l’arciprete - mi hanno fatto notare che sull’altare dedicato a san Giovanni Paolo II, la reliquia incastonata nella sua statua era stata rimossa».
In un primo momento non si è pensato al furto. «Subito - prosegue - ancora increduli, abbiamo cercato sul pavimento in mezzo ai banchi per paura che fosse caduta. Poi, però, ci siamo dovuti arrendere all’idea che fosse stata trafugata. Ho subito avvertito i Carabinieri di Castelmassa che tempestivamente hanno fatto il sopralluogo».
Sono state così avviate le indagini per cercare di capire chi possa avere avuto interesse a un furto del genere, poiché non sembra possa esserci un interessante valore commerciale per quanto rubato. Le piste da seguire, pertanto, sono diverse.
Il parroco sottolinea che la reliquia rubata «non ha alcun valore commerciale, ma ha un valore affettivo immenso per tutta la comunità»”. Lancia poi un appello «ai ladri perché possano restituire la reliquia con il sangue del Santo Papa dimostrando un gesto di conversione nelle vicinanze della santa Pasqua».

La reliquia era arrivata a Ceneselli grazie all’interessamento di monsignor Stefan Wylezek, attuale rettore della missione polacca in Inghilterra e Galles, rimasto legato a Ceneselli. Per circa vent’anni il sacerdote polacco, dunque conterraneo di papa Wojtyla, era stato ospite della comunità altopolesana per aiutare il parroco in occasione delle festività natalizie e pasquali. Lo stesso don Stefan, domenica 14 dicembre 2014, aveva presieduto la celebrazione durante la quale era stata benedetta la nuova statua in legno di san Giovanni Paolo II con incastonata, all’altezza del pallio, la preziosa reliquia del suo sangue in questi giorni trafugata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino