PADOVA - La privacy gettata nel cassonetto dei rifiuti. È quanto è letteralmente accaduto ieri mattina in via Santa Chiara dove l’istituto tecnico...
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NEI BIDONI
Ben visibili sul frontespizio nome dell’insegnante, classe, materia di insegnamento. Non registri bianchi, magari avanzati perché in sopra numero rispetto a quelli utilizzati dai docenti, ma registri con tanto di elenco degli studenti, valutazioni quadrimestrali, votazione riportata nelle verifiche, pratiche e grafiche nonché valutazioni delle prove orali stilate mese per mese, eventuali assenze o note relative allo studente. Nel registro anche i profili individuali dei ragazzi con tutte le annotazioni relative all’interesse, profitto, impegno, comportamento e ogni altro aspetto che serve all’insegnante per valutare i suoi studenti. Non mancano, ovviamente, le brevi relazioni sulle lezioni tenute dal docente. Tra i registri lasciati alla portata di chiunque aprisse il cassonetto per gettarvi della carta anche materiale particolarmente delicato: i registri degli insegnanti di sostegno che sull’etichetta di copertina riportano in modo immediatamente leggibile oltre al nome del docente, quello dello studente e all’interno tutte le annotazioni relative al ragazzo. Dati ben visibili a chiunque anche perché, la decisione di smaltire i registri è arrivata in tarda mattinata, il cassonetto era quasi completamente pieno e aprendolo ci si trovava davanti ad uno strato abbastanza consistente di registri. A gettare il materiale, secondo i testimoni due persone, un uomo e una donna con tutta probabilità dipendenti dell’istituto tecnico. Una scelta solo in parte in regola con le disposizioni in materia perché se è concesso mandare al macero i registri dopo alcuni anni di riposo negli archivi scolastici, la norma prevede anche come si debba liberarsene proprio per tutelare la privacy degli ormai ex studenti.
Luisa Morbiato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino