TRIESTE - «Tutti d'accordo sul riordino delle poste sociali perché vadano ai cittadini in maniera più puntuale ed efficace». È la sintesi che fa il Pd, con il capogruppo...
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Per certi interventi, infatti, bisognerà attendere la definizione della Finanziaria nazionale, poiché la logica di intervento sociale della Regione è quella di evitare doppioni e, per utilizzare al meglio le risorse, intervenire laddove Roma non lo fa. In Finanziaria, quindi, si tratterebbe di decidere la quantità di risorse a copertura di nuove politiche che matureranno subito dopo. All'attenzione sicuramente i casi delle famiglie che non ce la fanno più a sostenersi e che, essendo senza reddito o quasi, non possono giovarsi neppure dei benefici fiscali previsti dal Governo nazionale. Pare non sia esclusa una forma di reddito a tempo e finalizzato al reinserimento in un ciclo di autosostentamento. Tra i criteri un sociale più efficace, le «diversità territoriali», ha spiegato Shaurli, «cercando di trovare meccanismi che siano in grado di intervenire sulle peculiarità delle differenti comunità locali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino