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TREVISO Per dieci anni hanno condiviso tutto, sognando una vita insieme. Qualcosa però col tempo si è rotto, e la loro storia è finita per giungere al capolinea. Lui, a quel punto, dopo averla riempita di regali, ne pretende la restituzione. Ma lei non ne vuole sapere: «Sono regali che mi hai fatto, scordatelo». E allora lui decide di denunciarla per appropriazione indebita. La guerra tra due ex fidanzati è finita così sui tavoli della procura di Treviso, che ha effettuato tutte le indagini del caso. Una volta concluse ha chiesto l'archiviazione del fascicolo non riscontrando alcun reato nella condotta della ragazza. Ma lui non ci sta: pretende di ritornare in possesso di quei quasi 60mila euro di preziosi. Così presenta opposizione all'archiviazione, trascinando la sua ex di fronte a un giudice.
LA VICENDA I protagonisti della vicenda sono un professionista di Treviso di 42 anni e un'impiegata di 33. Una coppia scoppiata circa un anno fa, dopo che la loro relazione decennale è naufragata.
LE INDAGINI La procura, arrivata la notizia di reato, ha aperto un fascicolo e avviato le indagini. Oltre ai protagonisti, il sostituto procuratore Daniela Brunetti ha sentito anche altri sette testimoni, tra cui i due gioiellieri del centro storico dove l'uomo aveva comprato i preziosi per la ex. Ma nulla a carico della donna è emerso: «Erano regali» hanno sostenuto anche i testimoni davanti al magistrato. Per cui a carico dell'impiegata non è profilata alcuna ipotesi di reato. La procura, a questo punto, ha presentato la richiesta di archiviazione del fascicolo. Una sconfitta per il 42enne, che però non intende mollare. Infatti, informato della richiesta degli inquirenti, ha deciso di presentare opposizione trascinando la sua ex in tribunale. Nei prossimi giorni si terrà infatti l'udienza di fronte al giudice, che dovrà decidere se dare ragione alla donna o se mandarla invece a processo per un'accusa che, nel caso in cui dovesse essere riconosciuta colpevole del reato di appropriazione indebita, parte da una pena base di due anni e può arrivare fino a cinque.
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