Redipuglia, i presidenti Fontana e Casellati per l'omaggio ai 100.000 caduti della Prima guerra mondiale

Redipuglia, i presidenti Fontana e Casellati per l'omaggio ai 100.000 caduti della Prima guerra mondiale
REDIPUGLIA - Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, è giunto al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia) per...

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REDIPUGLIA - Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, è giunto al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia) per partecipare alle celebrazioni nel Giorno dell'Unità nazionale e delle forze armate. Ad accoglierlo alla base del Sacrario, la resa degli onori. Il presidente è accompagnato dalla ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, in rappresentanza del governo e dal generale di corpo d'armata, Maurizio Riccò, delegato dal capo di Stato maggiore dell'Esercito come massima autorità militare presente alla cerimonia. Fontana ha quindi percorso la via eroica del Sacrario e ha raggiunto il sacello del Duca d'Aosta. Successivamente, è stata deposta una corona d'alloro ed è stato osservato un minuto di silenzio. Il Sacrario custodisce le salme di 100mila caduti durante la Grande guerra. Prima dell'arrivo del presidente della Camera, hanno fatto il loro ingresso i medaglieri nazionali e i labari delle associazioni combattentistiche, d'arma e dei corpi logistici e i labari della Regione Friuli Venezia Giulia e dei Comuni. Alla cerimonia di resa degli onori sono rappresentate tutte le forze armate. Alla cerimonia ha partecipato, tra gli altri, anche la partigiana Paola Del Din, 100 anni, che ha dato lettura della motivazione della medaglia d'oro al valor militare conferita al Milite ignoto.

La ministra Casellati: prevalgano le ragioni della pace

«Il giorno dell'Unità nazionale e delle forze armate, quest'anno più che mai, ci ricorda che dobbiamo guardare al futuro consapevoli dei rischi a cui siamo sottoposti e che la stabilità è una conquista che richiede ogni giorno cura e perseveranza. Siamo tutti chiamati a contribuire allo sforzo affinché le ragioni della pace prevalgano sui motivi della guerra». Lo ha affermato la ministra per le Riforme istituzionali e semplificazione normativa, Maria Elisabetta Casellati, intervenendo nel corso della cerimonia a Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia). «Nel ricordo dei caduti e delle vittime delle guerre, abbiamo ripudiato la logica della sopraffazione e della violenza - ha aggiunto - riportando il diritto e la cooperazione tra i popoli al centro dei nostri ordinamenti e della nostra comunità». «La recrudescenza delle tensioni in Medio Oriente e le potenziali minacce per la pace sullo scacchiere globale stanno mettendo in ulteriore difficoltà l'Occidente, già duramente provato, anche sul piano economico e finanziario, dal lungo conflitto russo-ucraino», ha sottolineato la ministra. «Le democrazie sono chiamate, dunque, a un nuovo, comune e faticoso impegno sul fronte della diplomazia e della salvaguardia dei diritti umani, della stabilità e degli interessi strategici. La rotta da perseguire - ha concluso - è quella indicata dalla nostra Costituzione, che ha posto a fondamento del nostro Stato di diritto la libertà, la giustizia e il rispetto per il prossimo: valori non negoziabili e che non dobbiamo mai dare per scontati».

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Il Gazzettino