TREVISO - Piazza dei Signori come centro del cuore. Per donare una marcia in più alla città. Lo hanno ribadito nel concerto del primo maggio il tenore Sartori e la...
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IL PROGETTO
Red Canzian non vede l'ora di tornare a esibirsi live: «La prima cosa che desidero fare quando tutto questo finirà, dopo una cena con la mia famiglia i miei figli e i miei nipoti è un grande concerto in piazza dei Signori. Me l'aveva lanciata il sindaco Mario Conte all'inizio della pandemia e in questi giorni ci ho pensato molto. La dobbiamo fare: coi distanziamenti, coi presidi, come sarà possibile. Ma voglio cantare per la mia città. Noi trevigiani, noi veneti siamo stati bravi, abbiamo sofferto abbiamo agito con senso di responsabilità anche grazie al nostro Presidente Luca Zaia. E alla fine abbiamo bisogno di trovarci nel salotto più bello della città e di abbracciarci con la musica»
IL PRIMO MAGGIO
Successo anche per il concerto del Primo maggio, tra famose arie d'opera come l'Ave Maria di Schubert e Nessun dorma da Turandot di Puccini. E in una piazza dei Signori semideserta, il celebre tenore Fabio Sartori e la pianista trevigiana Giulia Vazzoler hanno incantato qualche decina di presenti - tra loro il sindaco Mario Conte - tutti con mascherina e rispettosi delle norme di distanziamento sociale. Organizzato dal Comune di Treviso e dallo Stabile del Veneto e mandato in diretta su Antennatre, il concerto del Primo Maggio «vuole essere un omaggio e una dedica a tutti i lavoratori che, in questi mesi, hanno salvato vite e rischiato la propria per la collettività», ha detto il sindaco. «Ma vuole essere anche un messaggio di incoraggiamento e solidarietà nei confronti di chi teme, proprio per le conseguenze di questa emergenza, per attività e sacrifici di una vita. Da parte mia va un abbraccio virtuale a tutta la comunità trevigiana». Gli fa eco il presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto: «In un frangente come quello attuale, qualunque cosa venga organizzata per avvicinare la cultura alle persone che vivono in questo momento così tante difficoltà è doveroso da parte di chi propone cultura».
IL PROTAGONISTA
Sartori ha aderito con entusiasmo al progetto: «Sono molto legato a Treviso, ai cittadini che mi hanno sempre dimostrato grande affetto e all'amministrazione Comunale. Per questo motivo voglio restituire il bene ricevuto mettendo a disposizione della città ciò che meglio so fare. La musica è uno strumento potentissimo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino