Razzia di gioielli e contanti: la ladra era la "fidata" colf, arrestata

Razzia di gioielli e contanti: la ladra era la "fidata" colf, arrestata
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TRIESTE -  Era ritenuta una fidata collaboratrice domestica, che aveva accesso alle abitazioni di alcune vittime, legate tra loro da vincolo di parentela. Tuttavia, la sparizione di contanti e preziosi aveva fatto sorgere sospetti sulla donna, una cittadina romena, Alina S. di 31 anni, residente in città, posto che gli ammanchi sono avvenuti in diverse circostanze, dilazionati nel tempo e senza che fossero stati rilevati segni di effrazione.   Le indagini avviate nell’immediato hanno consentito di verificare come l’indagata, approfittando dell’assenza dei datori di lavoro, sola in casa, abbia effettuato più prelievi di preziosi e contanti. Nel pomeriggio di venerdì 17 febbraio, pertanto, gli investigatori della Squadra Mobile hanno effettuato un appostamento nei pressi dell’abitazione delle vittima, sottoponendo la donna ad un controllo quando la stessa stava uscendo di casa: sono stati così recuperati all’interno del portafogli un bracciale in oro da donna ed una barretta in oro, immediatamente riconosciuti dai legittimi proprietari specificando che erano ormai gli unici monili rimasti in casa, a seguito dei precedenti furti.

 

La perquisizione è stata dunque estesa all’abitazione della donna, dove sono stati trovati altri monili della vittima, nonché numerosi oggetti dei quali l’indagata non è riuscita a giustificarne la provenienza: orecchini dei quali uno con brillante rosa; un ciondolo in metallo giallo a forma di cuore con brillante; diversi anelli; un braccialetto in metallo bianco con maglie a sfere e ciondolo a forma di cuore; un orologio da polso in metallo bianco, con cassa rotonda e quadrante bianco marca Rolex. La donna è stata dichiarata in arresto e posta ai domiciliari. Sono in corso gli accertamenti finalizzati ad individuare i proprietari, qualora tra gli stessi vi sia alcuno che si sia avvalso, anche occasionalmente, della collaborazione domestica della donna. In caso positivo, potranno essere presi contatti con gli uffici della Squadra Mobile della Questura di Trieste – sezione “reati contro il patrimonio”.
 
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Il Gazzettino