Ventenne pestata e rapinata in casa: preso all'alba "l'uomo del Suv nero"

Ventenne pestata e rapinata in casa: preso all'alba "l'uomo del Suv nero"
SACILE - L'aggressione lunedì pomeriggio in un appartamento di via Mameli: oggi all'alba la svolta nel giallo. La ventenne di origini romene era stata aggredita...

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SACILE - L'aggressione lunedì pomeriggio in un appartamento di via Mameli: oggi all'alba la svolta nel giallo. La ventenne di origini romene era stata aggredita brutalmente con un bastone da un uomo, un italiano, e derubata di 4mila euro in contanti. Stamani l'arresto: l'uomo ha 39 anni, si chiama Moreno Curtolo, autotrasportatore residente a Brugnera.




La giovane, a causa delle percosse al capo e sul corpo, è stata soccorsa dagli operatori del 118 che l’hanno trasferita al Pronto soccorso per alcuni accertamenti. La rapina è avvenuta intorno alle 15, ma l’allarme ai carabinieri è scattato una ventina di minuti dopo. La ragazza conosceva l’uomo che l’ha presa a bastonate, questa per ora una delle poche certezze, per convincerla a consegnargli i soldi che teneva in casa. Il rapinatore era fuggito a bordo di un Suv nero.



L'aggressore si presentò nell'abitazione della giovane, di 20 anni, in via Mameli 37, a Sacile, che aveva conosciuto alcuni giorni prima alle 14.30 del 31 agosto. Appena entrato, l'uomo improvvisamente colpì al capo la giovane con un bastone in legno, tanto violentemente da spezzare in due l'arma impropria. Nonostante la ragazza fosse svenuta, l'uomo l'aveva afferrata al collo pretendendo che gli fosse consegnato il denaro (circa 4.000 euro) custodito in camera da letto.



Ottenuti i soldi, M. C. minacciò di morte la giovane per costringerla a non presentare denunciare, infine le sottrasse il telefono cellulare e si allontanò a bordo di un veicolo scuro. La giovane fece ricorso alle cure mediche e fu dimessa il giorno successivo dall'ospedale di Pordenone con la diagnosi di contusioni multiple guaribili in 15 giorni. Sono in corso accertamenti per recuperare l'arma del delitto e il cellulare di cui il rapinatore ha ammesso di essersi disfatto fuggendo dall'abitazione.
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Il Gazzettino