MESTRE - Viene rapinato del portafoglio a Marghera e chiede aiuto a una guardia giurata, poco dopo la polizia arresta un tunisino. Erano le 23 di sabato 9 dicembre quando è...
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Grazie alla testimonianza resa dal pakistano gli uomini delle volanti hanno rintracciato nel giro di pochi minuti il probabile aggressore in via dell’Elettricità, subito dopo l’incrocio di via della Pila. Fermato e perquisito, l'uomo è risultato in possesso di una pistola. Accompagnato in Questura per tutti gli accertamenti del caso, il tunisino è stato riconosciuto dall’aggredito, che stava intanto sporgendo denuncia; per il nordafricano sono scattate quindi le manette e su disposizione dell’A.G. è stato condotto in carcere. Da ulteriori accertamenti si è scoperto che l’arrestato, nel primo pomeriggio, era stato denunciato a piede libero per i reati di minaccia aggravata, ricettazione, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale: intorno alle 16 dello stesso giorno, infatti, era stato fermato dalla polizia mentre litigava con un addetto alla sicurezza di un noto centro commerciale di Marghera.
I due stavano discutendo perché secondo la guardia giurata lo straniero aveva prelevato dalla rastrelliera una bicicletta da corsa bianca, rossa e nera ed un’altra bici di colore azzurro che sembravano avere un valore molto elevato. Trasportandole a mano il tunisino si stava allontanando verso l’uscita del parcheggio, quando, l’addetto alla sicurezza, insospettito, si era avvicinato allo straniero chiedendo chiarimenti in merito alle biciclette. Non convinto della sua risposta, il controllore chiedeva al tunisino di fermarsi per chiarire la sua posizione con la polizia che per l’occasione era stata chiamata. L’uomo a quel punto, vistosi scoperto, era andato in escandescenza ed aveva estratto dalla tasca dei pantaloni un oggetto appuntito, minacciando la guardia giurata di utilizzarlo contro di lui. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino