FOSSO' - La questione, ripresa pure sui social, ha scatenato un putiferio di commenti, al punto che il sindaco di Fossò, Federica Boscaro,...
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I linguaggi usati sono stati ritenuti irrispettosi e inopportuni da parte di vari spettatori, sia in merito al luogo che al fatto che molti bambini, ma anche adulti, ne potevano rimanere offesi. Io non ero presente, tuttavia i giovani con i quali abbiamo avuto alcuni colloqui sono del paese. Si erano già esibiti durante la Notte bianca del 16 giugno con un linguaggio accettabile e comunque non oggetto di rimostranze. Si pensava si sarebbero esibiti con le stesse modalità. Gli accordi sono stati presi con il gruppo dei ragazzi del paese e non con altri complessi che autonomamente sono stati invitati. Quando il linguaggio è diventato pesante, sono stati invitati a mutarlo da parte di assessori, consiglieri e Polizia locale. Spiace che quello che doveva essere un momento di festa si sia trasformato in un momento di disagio e quindi in una ‘condanna’ verso giovani che hanno sicuramente dei talenti da sviluppare. Io sono solita ripetere: ‘La forma è sostanza’. Evidentemente la forma in questo caso non ha tenuto conto di aspetti che invece vanno considerati. L’incidente non si ripeterà più».
Niccolò Cabbia, uno dei giovani che ha organizzato l’evento, spiega: «Hanno partecipato al contest ragazzi provenienti da varie città venete.
Il Gazzettino