CASTELNOVO BARIANO - Troppi black out nella pubblica illuminazione. Qualcosa non tornava nelle segnalazioni fatte dai residenti di diverse vie del territorio comunale su quei...
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Per il sindaco Massimo Biancardi il comune di Castelnovo sta fronteggiando una vera e propria emergenza riguardo i continui furti dei ladri di fili di rame. «I soliti ignoti rubano i cavi e i fili elettrici nei pozzetti e nelle condutture dei pali della pubblica illuminazione - dichiara - e ciò avviene in tutto il territorio comunale. Abbiamo verificato gravi danni all’illuminazione in fondo a via Spinea, all’incontro con l’Argine Po, alla Colombano nei pressi del cimitero castelnovese e, da ultimo, lunedì scorso, abbiamo scoperto l’ennesima asportazione lungo la strada del ponte che ci collega a Sermide. Questi delinquenti recuperano il rame solo per un guadagno pronto cassa a fronte di danni enormi al nostro bilancio per svariate migliaia di euro» .
I ladri aprono i pozzetti sotto i pali della luce e lo fanno nelle strade periferiche. Agiscono in un territorio rurale vasto. Difficile scovarli in aperta campagna. «Abbiamo già denunciato ai carabinieri della compagnia di Castelmassa e le indagini sono in corso - continua il sindaco -. La prima volta che mi hanno chiamato sono andato con i tecnici a vedere cosa era successo ai punti luce. Aperto il pozzetto, ci siamo accorti che erano stati allentati i morsetti e asportato metri e metri di rame dai sottoservizi per portarli via. La gente mi chiama allarmata, quando s’accorge che sono spente le luci dei lampioni; siamo assicurati, ma intanto dobbiamo pagare, un onere imprevisto su un bilancio 2018 già magro di per sé».
Solo negli ultimi giorni sono stati depredati 15 pali in via Colombano, altrettanti davanti al cimitero; altre decine alla Spinea, delle Province (sul ponte) e in altre zone periferiche. Sono dei ladri professionisti: la prima notte aprono i pozzetti a terra e allentano i morsetti; la seconda sfilano decine e decine di metri di rame, poi li portano via. Il rame al mercato nero è molto richiesto. «Abbiamo già presentato alcune documentate denunce ai carabinieri di Castelmassa - conclude Massimo Biancardi - e le indagini sono in corso. Auspicio di tutti è che questi lazzaroni siano al più presto assicurati alla giustizia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino