Raid di Pasqua nel vivaio di bonsai, i ladri rubano piante per ventimila euro

Il vivaio derubato dai ladri
MESTRE - In pratica era gran parte del suo capitale, esemplari di rappresentanza, da esporre nelle fiere per dimostrare quanto e come ama il suo mestiere e sia quindi...

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MESTRE - In pratica era gran parte del suo capitale, esemplari di rappresentanza, da esporre nelle fiere per dimostrare quanto e come ama il suo mestiere e sia quindi affidabile. Dieci bonsai di grossa taglia, per un valore complessivo di oltre ventimila euro: glieli hanno rubati insieme a due pini silvestri nostrani nella notte fra sabato e domenica. È sconsolato Luca Florian, 40 anni, titolare di Flor Bonsai, il vivaio che ha creato nel 2015 in via Eridesio, zona Ca’ Solaro.


«Importo direttamente dal Giappone, fra i pochi se non l’unico a Mestre. Queste piante le avevo scelte io di persona nell’ultimo viaggio fatto, nel 2019, quando della pandemia non si sapeva ancora nulla. Le dovevo esibire nelle manifestazioni internazionali di settore in calendario nel 2020 ma poi è saltato tutto per il coronavirus». È stato lo stesso Florian ad accorgersi del furto, la mattina di Pasqua quando è andato come ogni giorno a controllare le sue creature: annaffiarle, potarle, sistemarle. «Il vivaio è dietro la mia abitazione. Entrando ho notato solo un bonsai di quelli pronta consegna, mezzo rovesciato. Lì per lì non ci ho fatto caso. Poi quando ho raggiunto l’area dei pezzi pregiati, ho visto i bancali vuoti e quasi mi è venuto un colpo. I ladri hanno tagliato la rete di recinzione sul lato che dà sui campi e hanno scelto solo i bonsai più costosi e di una certa altezza. Forse verso le 4 di notte perché a quell’ora mia moglie ha sentito i cani dei vicini abbaiare». 
INDAGINI
Florian ha presentato denuncia ieri ai carabinieri, ma il primo sopralluogo è stato fatto dalla polizia stradale, a Pasqua. Sulla sua pagina fb ha pubblicato le foto e i nomi dei bonsai nel caso qualcuno li riconosca perché dice «credo che chi li ha asportati tenterà di rivenderli come propri sui siti di commercio on line». Questo l’elenco: due aceri palmati uno su vaso azzurro uno su vaso verde; un carpino coreana su vaso verde; un acero a triplo tronco deshojo su vaso panna; un Enkianthus su vaso in gres; tre pini Pentaphylla uno su vaso in gres ovale, uno su vaso rettangolare, uno a 5 tronchi vaso rettangolare; un ginepro chinensis itoigawasu vaso ovale in gres, un Fagus Sylvatica Taxus Cuspidata su vaso in gres rettangolare.

«Avevo sentito di altri furti del genere nel trevigiano e a Milano - spiega Florian - con ogni probabilità c’è una banda specializzata che gira. Ho delle luci che si accendono al passaggio, ma chi ha agito è passato dietro proprio per non azionarle. Non escludo che prima di fare la razzia in qualche modo sia stato fatto un sopralluogo. No - conclude - non sono assicurato. È difficile se non impossibile trovare compagnie che stipulino polizze per materiale che sta all’esterno, all’aperto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino