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SPRESIANO (TREVISO) - È uscito nel cuore della notte dall'abitazione dove viveva con i genitori, lasciando dietro di sé tutti i documenti e un biglietto dal contenuto drammaticamente esplicito. Ad appena 18 anni, ha quindi raggiunto la ferrovia all'altezza di Lovadina: alcune centinaia di metri a sud della stazione di Spresiano, sul lungo rettilineo immerso tra i campi e il buio. A quell'ora non ci sono treni per il trasporto di persone. Ci sono però i treni merci. Convogli lunghi anche più di 500 metri, lanciati ad alta velocità e che non fermano nelle piccole stazioni dei paesi. Puntuale, alle 2.52, quello che ogni notte attraversa Spresiano in direzione di Treviso è comparso scuro e rumoroso all'orizzonte. Questione di un passo.
Il macchinista ha fatto soltanto in tempo a rendersi conto dell'urto.
Ieri mattina però una famiglia della zona ha segnalato ai carabinieri l'allontanamento del figlio 18enne, uscito di casa dopo aver scritto un biglietto che pochi dubbi lasciava sulle sue intenzioni estreme. Le impronte digitali del cadavere, dopo l'intervento della polizia scientifica, sono state inviate al centro analisi di Padova che ieri pomeriggio ha emesso il verdetto: il corpo era quello del 18enne, nel frattempo riconosciuto anche grazie alla felpa e ai jeans che indossava. Il gesto sarebbe riconducibile ad alcune fragilità di natura psicologica e personale.
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Il Gazzettino