VALDOBBIADENE Era scomparso qualche giorno fa, senza lasciar traccia. Ma ieri, durante un controllo stradale, Alberto Mazzarini è stato ritrovato. Era ad Asti, in Piemonte,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’APPELLO
«E’ la fine di un incubo» commenta. Il caso di Alberto è arrivato anche a “Chi l’ha visto” dove, due giorni fa, la cugina aveva lanciato un accorato appello. «So che stai vivendo un momento difficile, che vedi insuperabile, so che ti sembra non ci sia soluzione e se ora non la vedi ti giuro che c’è qualcuno che può vederla per te» aveva affermato la cugina rivolgendosi ad Alberto. «Non vuoi contattare noi, non importa. Chiedi a chiunque. La tua bimba in casa ti chiama e ti cerca” Ora Alberto è tornato sull’Altopiano di Asiago con la compagna e la famiglia. Quattro giorni di angoscia. Poi il riconoscimento fortuito nell’ambito dei controlli per l’emergenza Coronavirus. Così è stato ritrovato il cuoco valdobbiadenese scomparso dalla sua casa di Roana di Asiago.
LA STORIA
Alberto Mazzarini da 4 anni abita in provincia di Vicenza, nel comune di Roana sull’altopiano di Asiago. Lunedì si è allontanato da casa intorno alle 13 con una Sirion Daihatsu di colore Champagne/oro chiaro, ha attraversato il confine Veneto verso quello Trentino, ma il Gps del telefono segnala essere in Val d’Aosta sotto al Cervino, probabilmente un paese o una cittadina al di sotto (vicino ad un campo da calcio). Infine la risoluzione. Alberto negli ultimi tempi stava assumendo dei farmaci per curare un problema fisico. «Da poco i medici gli avevano cambiato la cura- prosegue Walter- ci eravamo accorti che qualcosa non andava. Sembrava troppo forte. E infatti in questi giorni Alberto doveva sottoporsi ad esami per verificare la possibilità di cambiarla ancora. Anche Ilaria era un po’ preoccupata perchè quelle medicine gli stavano provocando troppi sbalzi d’umore». Ora però Alberto è tornato a casa. Era in stato confusionale, ha dormito per giorni in auto. Avremo tempo per spiegarci» conclude il padre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino