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VOLTAGO AGORDINO - È stata mamma Carla a ritrovare il suo Kevin senza vita, domenica nella tarda mattinata nella loro casa di Bertoi, a Frassenè di Voltago. Il giovane di 26 anni, dipendente di Luxottica, non si era mai fermato o scoraggiato, nemmeno dopo aver scoperto nel 2020 quella malattia rara, che ora lo costringeva alla dialisi. Una cosa che aveva fatto anche sabato e poi domenica sera era uscito con un amico ed era tornato tardi, dopo l'una e 30 di notte. «L'ho lasciato dormire e verso le 11,30 sono andata in camera per svegliarlo - racconta mamma Carla -: non rispondeva, l'ho toccato e ho capito che non c'era più nulla da fare. Abbiamo subito chiamato il 118 e è accorsa la guardia medica che non ha potuto fare altro che constatare la sua morte». Subito dopo i rintocchi delle campane a lutto e poi la notizia che si è diffusa in tutto il paese e che ha lasciato tutti sgomenti: Kevin è morto. I funerali si terranno oggi, martedì, alle 14.30, nella chiesa di Frassenè: ieri sera il paese si è stretto attorno alla famiglia nella preghiera del rosario, che è stato recitato sempre nella parrocchiale.
Malattia rara
Kevin Fontanive era partito giovanissimo come emigrante per andare a lavorare in Germania. Faceva il cameriere il lavoro che amava più di ogni altro.
Dopo la notizia della morte del ragazzo, ieri, in molti si sono spinti in ipotesi strampalate. «Sui social sta avvenendo una strumentalizzazione indegna e dolorosa per la famiglia della morte di Kevin - ha detto il dottor Celeste Della Lucia, autorizzato dai genitori - da parte di chi ha la teoria che stanno morendo ragazzi giovani e sani. Purtroppo per Kevin non era così: era un malato di reni grave in attesa di trapianto». «Chiedo quindi - conclude Della Lucia - che questa morte non debba finire in pasto alle delle iene che poi diventano degli odiatori seriali, come sta avvenendo in queste ore».
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Il Gazzettino