OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Si sono conosciuti quando i rispettivi genitori hanno intrapreso una relazione sentimentale. La convivenza sotto lo stesso tetto ha completato l’opera. I due ragazzi si sono piaciuti e ben presto la loro amicizia si è trasformata in qualcosa di importante. Lui diciannovenne, lei appena quindicenne, non hanno mai nascosto i rispettivi sentimenti. Vivevano a casa della ragazzina, assieme alla madre di quest’ultima, e al padre del diciannovenne. I due adulti erano a conoscenza del rapporto di intimità tra i due adolescenti e non hanno mai messo i bastoni tra le ruote a quel rapporto che sembrava funzionare nel migliore dei modi. I ragazzi erano sempre assieme e trascorrevano anche le vacanze da soli.
LA DENUNCIA
A qualcuno quel rapporto non andava però a genio.
L’ACCUSA
Atti sessuali con minore. È questa la contestazione che la Procura ha dovuto muovere nei confronti del diciannovenne. Di fronte ad una dettagliata denuncia il magistrato era tenuto ad esercitare l’azione penale. Il ragazzino non ha però voluto affrontare il processo. Ha preferito chiudere questa brutta pagina della sua vita saldando i conti con la giustizia attraverso un patteggiamento. Ieri la sentenza pronunciata dal giudice dell’udienza preliminare Beatrice Bergamasco dopo l’accordo tra accusa e difesa. Un anno di reclusione, con la sospensione condizionale.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino