VENEZIA - Una ragazza «molto scossa e in lacrime», rimasta «molto turbata» da quel che le era successo. Così il capotreno racconta la vicenda...
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IL RAPPORTO
Nel suo rapporto al termine del viaggio, il capotreno ha sottolineato molti particolari della vicenda, di cui non è stato testimone diretto e che coincidono con quanto rivelato dalla giovane sui social. Alla domanda della ragazza, il dipendente di Trenitalia ha precisato che il convoglio non era attrezzato con impianti di videosorveglianza; la ragazza allora ha iniziato a raccontare di essere stata presa di mira da due ragazzi, presumibilmente minorenni, con frasi irriguardose, razziste e sputi.
La vicenda, secondo quanto ha riferito la giovane, sarebbe trascesa prima della fermata di Padova, dopo il controllo dei biglietti. Alla richiesta di Valentina (che abita a Badia Polesine), il capotreno ha risposto consigliandole di denunciare l'accaduto alla Polizia ferroviaria di Rovigo, che contattando i colleghi di Padova avrebbe potuto far visionare le telecamere del marciapiede del binario su cui il treno si è fermato.
Il Gazzettino