Inno alla pace sul Nevegal: iniziano le cerimonie degli alpini

BELLUNO - «Partiamo da qui, dal piazzale dell’Alpe del Nevegàl perché i territori circostanti parlano di alpinità in modo molto intenso e ricco di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BELLUNO - «Partiamo da qui, dal piazzale dell’Alpe del Nevegàl perché i territori circostanti parlano di alpinità in modo molto intenso e ricco di vicende, episodi, personaggi che hanno fatto la storia ultracentenaria della Sezione Alpini di Belluno ed anche in epoca antecedente». Queste le parole del presidente di Lino De Pra, della Sezione Alpini di Belluno, pronunciate oggi, 17 giugno, nella prima cerimonia ufficiale del Raduno del 3° Raggruppamento degli Alpini delle Sezioni consorelle del Trivenetodel. L?alzabandiera e il corteo si è tenuto sul colle dei bellunesi, il Nevegal. «Lassù fu incendiato il Rifugio Budden - ha detto il presidente De Pra - perché non offrisse riparo agli avversari. Ma chi lo incendiò? Gli italiani o i tedeschi? Erano momenti di grande confusione e né cronaca né testimonianze riportano notizie in merito. Resta il fatto che, finita la guerra, il rifugio era distrutto».

«Questi monti delle Prealpi Bellunesi - ha proseguito - ospitano anche il Rifugio “Brigata Cadore”, costruito dai militari del 7° Alpini e del 6° Artiglieria da montagna, gli stessi che furono anche protagonisti della realizzazione della seggiovia che dal piazzale del Nevegàl porta alla cima del Monte Faverghera. Sempre quassù sull’Alpe del Nevegàl la Sezione Alpini di Belluno celebrò i suoi primi cinquant’anni di attività nel 1971».

Poi la messa al santuario del Nevegal con il vescovo, monsignor Renato Marangoni che nella sua omelia fa un inno agli alpini, come popolo di pace e di solidarietà. «La guerra è incomprensibile - ha detto il vescovo -, la guerra è inaccettabile. Ogni guerra». E alla preghiera dei fedeli, gli alpini rilanceranno la preghiera per la pace.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino