TRIESTE - Un cane di taglia medio grossa, un Akita americano, è stato allontanato definitivamente dai suoi detentori ed è diventato di proprietà del Comune di...
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Il proprietario, pur minimizzando l'accaduto, era rimasto a disposizione della pattuglia che gli ha comminato una sanzione da 100 euro per non aver adottato le cautele necessarie a tutelare persone o animali da danni e aggressioni. Ai primi di settembre, a meno di un mese, nuova richiesta alla Sala Operativa ma questa volta in via Galatti: un passante di 62 anni era stato morso dallo stesso cane (stavolta 10 giorni di prognosi), riconosciuto da uno degli operatori che, casualmente, era intervenuto la volta prima. Il cane era condotto dalla madre del proprietario, una signora ultra60enne.
La pattuglia, oltre alla sanzione di 100 euro, ne ha aggiunta una per omessa custodia e malgoverno dell'animale. Ma non poteva finire qui: 2 episodi in meno di un mese indicavano che il cane era potenzialmente pericoloso e in aggiunta, il proprietario e gli anziani genitori dimostravano di non saperlo gestire, in casa e fuori, oltre a sminuire la gravità degli incidenti. La Polizia locale ha perciò contattato il veterinario del canile per una valutazione professionale del cane che accelerasse l'imposizione dell'uso della museruola durante le uscite.
Le preoccupazioni degli agenti si sono rivelate più che fondate: a 4 giorni dall'ultimo episodio, l'Akita, benché assicurato al guinzaglio, ha morso più volte (gluteo e braccio) una donna di 58 anni ferma sul marciapiede di via Filzi per attraversare la strada. Le lesioni in questo caso sono state più gravi: 20 giorni di prognosi. Di concerto con l'Azienda sanitaria il cane è stato portato al canile di via Orsera per la valutazione del veterinario che ha confermato la sua attitudine: ha morso al fianco anche un operatore tecnico del canile (guaribile in 7 giorni). Ad aggravare ancor più la situazione, il fatto che si era trattato di un morso a bocca piena e trattenuto, indice di maggiore pericolosità. Essendo non coperto dal vaccino antirabbico e l'assenza delle condizioni per un sequestro fiduciario presso la famiglia, il medico veterinario ha proceduto con il ricovero coatto dell'animale per un'osservazione di 10 giorni e contemporaneamente lo ha iscritto nel Registro dei cani morsicatori.
Il cane è stato quindi confiscato d'autorità e da alcuni giorni è diventato di proprietà del Comune di Trieste, ospite presso il canile convenzionato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino