PADOVA - Vent'anni, incinta e tossicodipendente, vaga senza una meta per mezzo Veneto assieme al fidanzato, un diciassettenne straniero, da cui aspetta un figlio e che...
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IL FATTO Sono quasi le 16 di domenica quando gli agenti decidono di controllare la coppia di giovani che vagabonda nel parcheggio del centro commerciale dell'Arcella. I poliziotti si avvicinano e loro immediatamente reagiscono con calci e pugni. Quelli di lei sono a vuoto e in pochi secondi viene immobilizzata. Quelli di lui vanno a segno e feriscono l'agente che chiama i rinforzi. Arrivano altre Volanti e il ragazzino viene bloccato. Scatta la perquisizione: nelle sue tasche c'è mezzo grammo di cocaina e quasi 13 di hashish in barrette.
VITA AI MARGINI Un po' li spacciano, un po' sono per loro: lei è tossicodipendente e nonostante la gravidanza fa ancora uso di droga. Una dipendenza che la porta a continuare a restare con il fidanzato violento, che il giorno prima, sabato, a Mestre, l'ha riempita di botte, incurante del fatto che lei porti in grembo loro figlio. Un pestaggio così violento che l'ha costretta a chiedere aiuto in pronto soccorso. Perdeva sangue, aveva tagli, botte ed ecchimosi, tanto che i medici l'hanno dimessa con 30 giorni di prognosi. Ma poche ore dopo è di nuovo per strada assieme al suo aguzzino. Arrivano a Padova, ma questa volta lui finisce in cella.
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Il Gazzettino