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VENEZIA - La prima regola per uno spacciatore è disfarsi della merce in caso di emergenza. Se in terraferma, quindi, quando i pusher vengono individuati dalle forze dell’ordine lanciano la droga nei giardini o tra le siepi, in centro storico la cosa più banale è liberarsene in canale. Due episodi in due giorni, in questo fine settimana, in cui prima la polizia locale e poi i carabinieri hanno dovuto calarsi in acqua per recuperare lo stupefacente che serviva come prova per incastrare lo spacciatore di turno appena bloccato. I due inseguimenti sono stati notati da diverse persone, tra cui anche dei rappresentanti dell’associazione “Cittadini non distratti”. Il primo è avvenuto sabato pomeriggio, in Riva De Biasio, intorno alle 17. Gli agenti in borghese della polizia locale hanno notato una persona, un tunisino, che stava probabilmente spacciando in zona e si sono lanciati all’inseguimento. L’uomo come prima cosa, quindi, ha deciso di disfarsi degli involucri in acqua. Prima i vigili hanno bloccato il giovane in fuga, poi, insieme a del personale degli alberghi della zona, sono entrati in acqua per recuperare la droga: era cocaina. L’uomo, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’altro episodio risale a ieri pomeriggio, alle Zattere. Stesso copione, questa volta però con i carabinieri in azione: i militari hanno inseguito il presunto spacciatore per alcuni metri finché l’uomo non ha lanciato delle palline in acqua, nel canale della Giudecca. I militari, insieme a una pattuglia di supporto della polizia locale, hanno bloccato l’uomo (che era in compagnia di una ragazza) per poi portarlo in caserma a San Zaccaria per accertamenti.
I NUMERI
Nel corso del 2023 le attività antidroga e antiborseggio della polizia locale hanno impegnato non poco il corpo.
Il Gazzettino