Pulizie in ospedale, posti di lavoro segati: sindacati pronti allo sciopero

Mobilitazione davanti all'ospedale
FELTRE - Le bandiere dei sindacati sventolavano ieri mattina davanti all'ospedale di Feltre: cresce la protesta contro gli sviluppi della situazione legata al nuovo...

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FELTRE - Le bandiere dei sindacati sventolavano ieri mattina davanti all'ospedale di Feltre: cresce la protesta contro gli sviluppi della situazione legata al nuovo appalto del servizio pulizie del distretto di Feltre dell'Ulss Dolomiti. Tagli alle ore che ledono la dignità del lavoratore e rischiano di penalizzare la qualità del servizio offerto. Una protesta che proseguirà oggi sotto la Prefettura a Belluno quando i sindacati incontreranno il Prefetto con la speranza di trovare un punto di incontro.

IL QUADRO
Tutto ha origine nelle scorse settimane quando è stato cambiato l'appalto per i servizi di pulizia e sanificazione del distretto 2 di Feltre, la subentrante società Euro & Promos Fm sha imposto un taglio del 20% delle ore delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati in questo servizio. «Dall'1 ottobre la nuova azienda ha fatto sottoscrivere alla settantina di lavoratori questo contratto nonostante a noi risulti non ci siano cambiamenti nel capitolato d'appalto - affermano Patrizia Manca segretaria generale Fisascat Cisl Belluno Treviso e Alberto Chiesura segretario generale FilCams Cgil Belluno-. Fra le motivazioni c'è quella di un esubero di ore di lavoro riscontrato su Feltre rispetto alla metratura del nosocomio. Si sono fatti cioè i conti sulla metratura del Santa Maria del Prato che è di 56mila metri quadrati rispetto agli 85mila del San Martino di Belluno. Tutto ciò è assurdo per la stessa diversa conformazione degli ospedali (il Santa Maria presenta diversi padiglioni e sedi distaccate)». Oltre alla diminuzione delle ore, la nuova società non ha rinnovato sette contratti a tempo determinato e quindi al momento ha meno personale a disposizione. A questo si aggiungono le dimissioni volontarie di sei lavoratrici. Una situazione critica che arriva in un momento delicato in quanto la risalita dei positivi al Covid richiederebbe maggiore attenzione alla pulizia degli spazi.

LA PROTESTA
Così, dopo il sit in di ieri davanti al cancello dell'ospedale di Feltre, oggi la protesta si sposta a Belluno quando le organizzazioni sindacali incontreranno il Prefetto per esporre il problema. «Vogliamo evidenziano i sindacati che vengano ripristinate le condizioni contrattuali precedenti e che il personale venga dotato di tutti i dispositivi necessari per lavorare. Se però dall'incontro non uscirà nulla di positivo siamo pronti a dare battaglia». Nei giorni scorsi i sindacati avevano già proclamato lo stato di agitazione, ma se con il Prefetto non si arriverà ad una soluzione sono pronti a mettere in atto altre iniziative. Tra cui lo sciopero, garantendo comunque sempre il servizio minimo.

QUI ULSS


L'Ulss Dolomiti non ha responsabilità dirette se non sul piano etico. I sindacati ritengono che l'azienda ospedaliera, quale committente del servizio, non possa lavarsene le mani. «Chiediamo quindi con forza la responsabilità della committenza che deve garantire la qualità del servizio per i cittadini e la dignità del lavoro per chi opera nei suoi presidi», concludono i sindacati.
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Il Gazzettino