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La Provincia di Trento “apre” ai 4.500 sottoscrittori della petizione per la bonifica della Marmolada. Promosso da Mountain Wilderness, Wwf e Legambiente, l’appello è stato raccolto: la società gardenese che realizzerà un nuovo impianto di risalita dal passo Fedaia a Punta Rocca provvederà alla pulizia dell’intera area. L’operazione prevede l’eliminazione di blocchi di cemento, pali di ferro e tanto altro materiale di vecchi skilift, seggiovie e cestovie abbandonate negli anni.
I PROMOTORI
«Siamo di fronte a cinque vecchie linee di risalita che deturpano i fianchi della Regina delle Dolomiti - sottolineano i sodalizi promotori - Orrori che offendono la bellezza di un territorio selvaggio e che è possibile salvare da nuova speculazione, chiedendo che venga cancellata l’inutile e brutta memoria delle antiche strutture». «Con questa petizione - spiegavano i promotori - i firmatari chiedono al Consiglio della Provincia di Trento che i nuovi concessionari che hanno acquisito anche i vecchi ruderi abbandonati, vengano obbligati a demolire e rimuovere tutti i vecchi manufatti nel minor tempo possibile e che qualsiasi realizzazione di nuovi impianti sia vincolata alla pulizia preventiva e completa dei ruderi ancora manifestamente sparpagliati come tristi trincee sulla Marmolada».
I COMMENTI
Mario Tonina, assessore trentino all’ambiente e presidente di Dolomiti Unesco, ha confermato che qualunque decisione verrà presa in merito ad un nuovo impianto, i “ruderi” sparsi per la Marmolada verranno rimossi.
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Il Gazzettino