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ROVIGO - Manto erboso in crescita in piazza XX Settembre. Il grande prato che caratterizza l'area antistante la chiesa della Rotonda, in questi giorni, è chiuso al pubblico: un lungo nastro bianco e rosso delimita i due lati minori della zona, mentre lungo i lati maggiori è stato vietato di oltrepassare i muretti di cinta che la costeggiano. E il motivo del divieto è spiegato in alcuni cartelli appesi lungo il nastro: "Vietato calpestare il prato per ripristino del manto erboso". In effetti nei giorni scorsi, subito dopo la messa a dimora dei lecci, che hanno preso il posto degli ultimi grandi pini marittimi abbattuti per la loro pericolosità, i lavori di riqualificazione sono proseguiti con ulteriori interventi. Dapprima le ruspe hanno scavato lungo i bordi del prato e gli uomini incaricati hanno rimesso in funzione l'impianto di irrigazione che esisteva già, ma aveva bisogno di essere rimesso in funzione. Successivamente il vecchio manto erboso è stato rimosso e l'area sottoposta a fresatura. Infine è stato seminato il nuovo manto erboso e per questo motivo è stato fatto divieto di calpestarlo.
La protesta
Nel frattempo, una silenziosa e singolare protesta sta andando in scena pochi passi più in là, su una panchina collocata al margine del sagrato della Rotonda. La seduta, infatti, è stata occupata da un cartello in legno compensato sul quale campeggia un cerchio dipinto di vernice rossa all'interno del quale si legge la scritta, in parte in stampato maiuscolo e in parte in corsivo, «Ora che ci avete tagliati e uccisi tutto grida la nostra assenza», firmato «I pini di piazza XX Settembre».
Il Gazzettino