Figli di due donne, la protesta fuori dal tribunale di Padova con 33 bambolotti. Una bimba: «Perché lei non è più la mia mamma?»

Manifestazione contro i 33 ricorsi della Procura sulle registrazioni all'anagrafe dei bambini

PADOVA - Trentatrè bambolotti quanti sono i bimbi che vedono la loro registrazione all'anagrafe vacillare perchè figli di coppie omogenitoriali. Le mamme hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Trentatrè bambolotti quanti sono i bimbi che vedono la loro registrazione all'anagrafe vacillare perchè figli di coppie omogenitoriali. Le mamme hanno scelto questa formula, silenziosa quanto efficace, per manifestare questa mattina, 23 giugno, davanti al Tribunale di Padova contro i 33 ricorsi della Procura in relazione alla registrazione degli atti di nascita dei bambini con due mamme fatti dal Comune. Un sit in promosso dall'associazione Famiglie Arcobaleno al quale hanno partecipato anche Alessandro Zan e Rachele Scarpa oltre a circa 200 persone che hanno manifestato pacificamente con cartelli e striscioni al grido di "Anche noi siamo delle famiglie", "Non ci fermeremo qui" e "A scuola impariamo che siamo tutti uguali". 

Famiglie Arcobaleno: «Decisione della Procura presa su pressioni del Ministero»

Le mamme hanno manifestato poggiando nel piazzale del Palazzo di Giustizia di Padova i 33 bambolotti ciascuno con una raccomandata verde contenente il ricorso della Procura. «E' un atto politico, la Procura dovrebbe essere neutra. E invece su pressione del Ministero dell’Interno ha mandato i ricorsi», spiega Irina Shaparava, referente delle Famiglie Arcobaleno. «Ho una bimba di 7 anni - continua - Ha capito bene cosa sta succedendo. Le ho fatto vedere una diretta nella quale alcuni esponenti della Lega parlavano della situazione, lei ha detto "Ma come, dicono che la mia mamma Lella non è mia mamma? Glielo spiego io"».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino