Ricattato dalla squillo: «O mi dai soldi o dico a tutti che mi hai violentata»

Prostituta
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PEDEROBBA - «Dammi dei soldi oppure dico a tutti che mi hai violentata e picchiata». È finita così per un 50enne trevigiano l'esperienza di ricercare il brivido del sesso a pagamento sulla strade della Marca. Una disavventura costata all'uomo 100 euro ma che non è finita lì: dopo aver scaricato la donna ha subito chiamato i carabinieri, denunciando i fatti. Ora S.C., una albanese di 30 anni, si ritrova in un mare di guai, finita a processo con l'accusa di estorsione. Il cliente si è anche costituito parte civile. 


L'ABBORDAGGIO

La notte brava del 50enne lungo le strade proibite dell'amore mercenario si è consumata dalle parti di Pederobba. Lui, era una sera di febbraio, era a caccia di un rapporto occasionale a pagamento e quella notte stava percorrendo una delle strade che conducono al paese. Lei, invece, stava sul ciglio confusa fra le decina di ragazze che battono la zona nelle prime ore della notte. L'orario e il contesto fanno fare al 50enne due più due e quindi si avvicina e fa segno ad S.C. di avvicinarsi. Questa, agghindata come una di vita si qualifica subito come prostituta ed entra nella macchina. 
LA TRAPPOLA

Ma una volta appartati in una zona buia scatta la trappola. Dopo aver scambiato qualche parola l'uomo tenta un primo approccio ma non c'è accordo sul prezzo della prestazione sessuale che stavano per consumare. Dopo circa un quarto d'ora allora lui decide che non è sera a fa per andarsene, invitando S.C. a scendere dall'auto. Ma a quel punto scatta l'estorsione. La 30enne passa alle minacce, e neppure troppo velate. «Dammi soldi o ti denuncio, non farmi perdere tempo, racconto a tutti che mi hai aggredita e poi vediamo» gli dice. E aggiunge: «O mi paghi o ti denuncio per violenza sessuale, dirò che mi hai violentata, che sei uno stupratore». 
LA DENUNCIA

Il 50enne rimane a dir poco di stucco. Tentenna, non vuole pagare per quello che considera essere niente di più che un ricatto ma la 30enne non ne vuole sapere e rincara la dose: «Sei uno stupratore, mi hai picchiata, adesso ti denuncio e ti rovino». Allora prende il portafoglio e le consegna circa 100 euro. La donna scende dalla vettura e lui se ne va in tutta fretta. Ma poi ci ripensa e decide di rivolgersi alle forze di polizia, forse temendo che lei gli abbia preso il numero di targa e possa tornare alla carica con nuove pretese, creando una situazione quantomeno imbarazzante. 


Denis Barea
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Il Gazzettino