Robot e droni in cielo per difendere e controllare i filari di prosecco

Robot e droni in cielo per difendere e controllare i filari di prosecco
VALDOBBIADENE (TV) - E’ sempre stagione di Prosecco. Dopo quella della vendemmia che ha dato ottimi risultati, dopo quella dei consuntivi di fine anno, dopo quella delle...

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VALDOBBIADENE (TV) - E’ sempre stagione di Prosecco. Dopo quella della vendemmia che ha dato ottimi risultati, dopo quella dei consuntivi di fine anno, dopo quella delle stime positive per l’avvenire, è il momento delle manifestazioni. A San Gregorio di Valdobbiadene, ieri mattina, decine di migliaia di persone si sono date appuntamento per l’Antica fiera, che da tradizione apre il calendario delle grandi kermesse di primavera. Per un Prosecco che pur conservando metodi tradizionali di produzione è proiettato nel futuro, tra nuove tecniche e macchine all’avanguardia come droni e robot da utilizzare per controllare e coltivare i filari.

Un’eccellenza tecnologica, rappresentata da oltre trecento espositori, che va di pari passo con l’eccellenza qualitativa della produzione. Gli ultimi dati disponibili parlano di un incremento di valore di oltre l’11 per cento e di produzione del 9, che hanno portato, con quasi 80 milioni di bottiglie, al raddoppio di quest’ultima voce in un decennio. Ma il Prosecco deve anche difendersi dai sempre più massicci attacchi al settore. Lo ha ricordato il governatore del Veneto Luca Zaia, salito nelle sue terre per il taglio del nastro della Fiera, che ha avuto come madrina l’atleta paralimpica Bebe Vio. «I viticoltori subiscono attacchi gratuiti, non soltanto per i metodi di produzione. Come quando si disse che la tragedia di Refrontolo era colpa dei vigneti, mentre i nostri viticoltori sono i primi ad avere a cuore la tutela idrogeologica del territorio e la salvaguardia dell’ambiente», ha dichiarato.
Troppi "sciacalli" intorno al Prosecco, il messaggio del presidente della Regione. Non solo per i continui tentativi di contraffazione di un marchio prestigioso a livello mondiale, ma anche con riferimento alla questione del prezzo sui mercati internazionali: «Ai Consorzi di tutela dico di non abbassare la guardia solo perché questo è un momento positivo: non bisogna smettere di contrattare per la tutela internazionale del valore del nostro prodotto».
Non poteva mancare un riferimento più ampio alla difesa delle produzioni tipiche locali. Zaia ha condannato anche il recente voto del Parlamento europeo sul via libera all’olio tunisino. «Danneggia i settemila oleicoltori veneti. E non abbiamo nessuna garanzia sui metodi di produzione nel paese africano, dove vengono utilizzati i pesticidi».

Ma oltre al successo sui mercati mondiali, il Prosecco è diventato anche un elemento di forte attrazione per il turismo. Aumentano le offerte di pacchetti per scoprire le meravigliose colline del trevigiano, un po’ come successe decenni fa per la Toscana che conquistò risonanza internazionale. E sempre ieri a Valdobbiadene è stato inaugurato un nuovo ufficio turistico: «Noi promuoviamo anche il territorio e il paesaggio frutto di secoli di viticoltura eroica», ha aggiunto il sindaco Luciano Fregonese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino