Dall'antico Egitto i segreti per salvare il Prosecco superiore. Lo studio di Green Academy

Pensare al domani significa immaginare una viticoltura rigenerativa

Pieve di Soligo, antico Egitto segreti per salvare Prosecco superiore
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PIEVE DI SOLIGO - Dall'antico Egitto i segreti per il Prosecco superiore del futuro, tra climi estremi e riscaldamento globale. Pensare al domani significa immaginare una viticoltura rigenerativa, che raccordi antiche sapienze e nuove tecnologie. Punta al green e a un nuovo paradigma di enoturismo la celebrazione dei 60 anni della denominazione Prosecco superiore.


I NUMERI
Lo fa guardando ai dati, con un 2022 che chiuderà (tra segni altalenanti) in linea con i consumi dell'anno precedente, gli inevitabili aumenti (dopo gli 80 centesimi dello scorso anno i rincari saranno di ulteriori 60 cent dal 2023) ma anche un cambio di passo: il 40% dell'area comprende vigneti certificati e il fotovoltaico ha raggiunto il 65% delle cantine della Denominazione, il 15% rispetto allo scorso anno per una diminuzione complessiva di 4 milioni e mezzo di emissioni di Co2. Orgoglio e consapevolezza, missione digitale per catturare il pubblico millennial ma anche culto dei pionieri. I 15 più anziani viticoltori eroici della denominazione sono stati premiati insieme ai loro sindaci. Sono Santina Giust, Prima Maset, Massimiliano Nardi, Luigi Toffolin, Arcangelo Buogo, Luciana Bernardi, Iseo Pase, Osvaldo Balbinot, Pietro Furlan, Pietro Bernardi, Luigi Michielon, Sergio Mionetto e Fra Marco, Lorenzo Tormena, Bruno Furlan, Maria Zambon, e ricevono il sigillo con le guance rigate di emozione. «È con sentimenti di soddisfazione che raccogliamo questo importante testimone- esordisce Elvira Bortolomiol, Presidente del Consorzio -; la nostra storia nasce nel 1962 quando 11 viticoltori decidono di creare un luogo per la tutela e la valorizzazione. E' Aurelio Moretti, ex Preside del Cerletti il primo presidente, che si spende per creare le basi del successo presente».


LE SFIDE


L'oggi però pone nuove sfide in termini ambientali. Ed è per questo che Diego Tomasi, Direttore della denominazione, punta su un nuovo soggetto che dovrà studiare la sopravvivenza del Prosecco nei prossimi cento anni. Si chiama Green Academy e ha già commissionato un importante studio. Un gruppo di egittologi di fama internazionale ha studiato, specificatamente per il Consorzio di Tutela, come gli antichi egizi siano riusciti a coltivare la vite in condizioni climatiche estreme; gli studi partono dal lontano 3.000 a.C.. I risultati complessivi attesi per metà 2023 potranno dare concreti spunti per attuare azioni di mitigazione sulle nostre colline. «Sul fronte della siccità qualcosa di concreto si sta già avviando - aggiunge Tomasi - focalizzando l'attenzione sul recupero, conservazione e riuso delle acque piovane e di sorgente». Infatti, nel quinto bando di filiera presentato pochi giorni fa, si è previsto un apposito e cospicuo finanziamento per la realizzazione di piccoli bacini per la raccolta delle acque di corrivazione; l'attività sarà curata dall'Università di Padova. Inoltre, si proporrà il recupero delle acque di derivazione del Piave: per questo il Consorzio si sta muovendo in sintonia con i Comuni della denominazione e l'Associazione di Bonifica Sinistra Piave. Altro tema importante in ambito di sostenibilità è l'uso del suolo, che sarà affrontato da Green Academy attraverso la strutturazione di un osservatorio permanente.
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Il Gazzettino