PIEVE DI SOLIGO - Dall'antico Egitto i segreti per il Prosecco superiore del futuro, tra climi estremi e riscaldamento globale. Pensare al domani significa immaginare una viticoltura rigenerativa, che raccordi antiche sapienze e nuove tecnologie. Punta al green e a un nuovo paradigma di enoturismo la celebrazione dei 60 anni della denominazione Prosecco superiore.
I NUMERI
Lo fa guardando ai dati, con un 2022 che chiuderà (tra segni altalenanti) in linea con i consumi dell'anno precedente, gli inevitabili aumenti (dopo gli 80 centesimi dello scorso anno i rincari saranno di ulteriori 60 cent dal 2023) ma anche un cambio di passo: il 40% dell'area comprende vigneti certificati e il fotovoltaico ha raggiunto il 65% delle cantine della Denominazione, il 15% rispetto allo scorso anno per una diminuzione complessiva di 4 milioni e mezzo di emissioni di Co2. Orgoglio e consapevolezza, missione digitale per catturare il pubblico millennial ma anche culto dei pionieri.
LE SFIDE
L'oggi però pone nuove sfide in termini ambientali. Ed è per questo che Diego Tomasi, Direttore della denominazione, punta su un nuovo soggetto che dovrà studiare la sopravvivenza del Prosecco nei prossimi cento anni. Si chiama Green Academy e ha già commissionato un importante studio. Un gruppo di egittologi di fama internazionale ha studiato, specificatamente per il Consorzio di Tutela, come gli antichi egizi siano riusciti a coltivare la vite in condizioni climatiche estreme; gli studi partono dal lontano 3.000 a.C.. I risultati complessivi attesi per metà 2023 potranno dare concreti spunti per attuare azioni di mitigazione sulle nostre colline. «Sul fronte della siccità qualcosa di concreto si sta già avviando - aggiunge Tomasi - focalizzando l'attenzione sul recupero, conservazione e riuso delle acque piovane e di sorgente». Infatti, nel quinto bando di filiera presentato pochi giorni fa, si è previsto un apposito e cospicuo finanziamento per la realizzazione di piccoli bacini per la raccolta delle acque di corrivazione; l'attività sarà curata dall'Università di Padova. Inoltre, si proporrà il recupero delle acque di derivazione del Piave: per questo il Consorzio si sta muovendo in sintonia con i Comuni della denominazione e l'Associazione di Bonifica Sinistra Piave. Altro tema importante in ambito di sostenibilità è l'uso del suolo, che sarà affrontato da Green Academy attraverso la strutturazione di un osservatorio permanente.