Prosecco, la stima di Bottega: «In fumo 1500 ettolitri di vino, perdite tra il 30 e il 50%»

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CONEGLIANO (TREVISO) - «Niente era mai stato così devastante nella zona del Prosecco, fra Conegliano e Vittorio Veneto. L'intensità e la frequenza di questi fenomeni mette a dura prova la tenuta economica e sociale di intere comunità». Sandro Bottega, presidente dell'omonima azienda vinicola di Godega di Sant'Urbano, non usa giri di parole, dopo i ripetuti fenomeni meteo che si sono abbattuti sulla Marca nelle ultime due settimane. A oggi, l'azienda Bottega ha registrato la perdita di almeno 1500 ettolitri di vino a causa della forte tempesta: «Molti vigneti sono stati sradicati, tanto che ci sarà bisogno di almeno un paio di anni per poter riprendere la normale attività vegetativa - ha detto ancora il patron della nota cantina -. Per noi si tratta di un grave danno economico, ma anche gestionale. Certo, le assicurazioni rifondono i danni, ma se il vino poi non c'è, non c'è denaro che tenga». C'è poi un'altra importante realtà vinicola del territorio che ha registrato danni alle proprie strutture, ma soprattutto ingenti perdite sul fronte del prodotto che le viene conferito dalle coltivazioni del circondario: la Serena Wines, con sede a Conegliano. «I forti nubifragi hanno messo in ginocchio molti ettari di prosecco, sia nella più estesa zona Doc sia nella Docg, specie a Vidor e Valdobbiadene -dice il titolare Luca Serena- Per noi si parla già di perdite che oscillano fra il 30 e il 50% nei territori di entrambe le denominazioni. I dati precisi, ad ogni modo, li avremo solamente nei prossimi giorni».


CAMBIAMENTI CLIMATICI


«È però ormai certo che questi sbalzi di temperatura e questi improvvisi e violenti temporali siano frutto di cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo sempre più di frequente. Sono episodi che stanno mettendo in crisi l'agricoltura e la sua intera filiera, con i danni all'economia a essa correlata». A fargli eco lo stesso Bottega: «È un grave errore continuare a ignorare il cambiamento climatico. Non si può disconoscere la realtà, dinanzi a queste calamità naturali. L'errore è soprattutto di chi non fa nulla per diminuire questo impatto. Occorre attivarsi quanto prima per cambiare le proprie abitudini di vita quotidiana». «Tutti parlano di "sostenibilità", ma sono ancora troppo pochi coloro i quali la applicano davvero -ha concluso Sandro Bottega- Credo che il dovere dei mezzi di comunicazione sia quello di cercare di rendere coscienti le persone di tutto il mondo su questa tematica. Soprattutto devono cambiare rotta quei Paesi che inquinano molto più di altri e che sono responsabili di quello che sta accadendo. Siamo di fronte a un comportamento che, purtroppo, ricade sulle spalle anche di chi, il più delle volte, non ha colpe». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino