Prosecco e caporalato, le Docg: «Da noi non esiste». Confagricoltura: «La piaga c'è»

Vitigni in maturazione nella zona dell'Asolo Docg
PIEVE DI SOLIGO - Il fenomeno del caporalato posto in rilievo da una recente inchiesta della magistratura nel Trevigiano «non interessa i comuni della Docg. La nostra...

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PIEVE DI SOLIGO - Il fenomeno del caporalato posto in rilievo da una recente inchiesta della magistratura nel Trevigiano «non interessa i comuni della Docg. La nostra attenzione aumenterà perché non ci deve appartenere e lo combatteremo insieme». Così il presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Docg, Innocente Nardi, a margine della presentazione dello studio Il futuro del vino italiano. Qualità, sostenibilità e territorio della Fondazione Symbola. «La nostra realtà è molto piccola - ha concluso Nardi - e grazie anche alla frammentazione aziendale possiamo monitorare quotidianamente tutto ciò che succede».


LA PREOCCUPAZIONE
Più preoccupato dal fenomeno il presidente di Confagricoltura Treviso, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi.  «Il caporalato - afferma - è una piaga che, seppur in maniera marginale, affligge anche il settore dell’agricoltura, ponendo in condizioni di miseria e sfruttamento uomini, donne e a volte purtroppo anche minori. La nostra associazione da sempre ha tra i suoi obiettivi quello di combattere ed estirpare questo problema. Proprio per questo, come presidente di Confagricoltura Treviso, mi faccio portavoce delle oltre 2000 aziende associate che rappresentiamo nel condannare duramente questi comportamenti illegali
»«In un periodo dove sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela della salute - conclude - sono fattori ancora più centrali, mettere in pericolo la vita delle persone, costringendole a lavorare e vivere nel nostro territorio in condizioni disumane, non è ammissibile. Auspico che il mondo agricolo trevigiano si unisca per far sì che tutto ciò non si ripeta più proprio qui, nelle terre del Prosecco. Un plauso e un ringraziamento va ai Carabinieri di Treviso e Roncade e al Nucleo tutela lavoro di Treviso e Venezia, cui offriamo la massima collaborazione e impegno per intensificare monitoraggi e controlli».
 
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Il Gazzettino