OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PORDENONE - Il passaggio dei profughi ucraini sul territorio regionale non si ferma. Gli ingressi quotidiani dal confine - il Friuli Venezia Giulia è la regione più esposta rispetto agli arrivi - continuano. E salgono anche i numeri degli sfollati che fuggono dal Paese in fiamme per le bombe che ancora cadono che si fermano nel territorio. Nel Friuli occidentale il numero dei rifugiati (nella stragrande maggioranza sono donne con bambini o ragazzi più grandi) al termine della settimana appena finita era arrivato a superare le mille persone. E se si considera che - nell'ultimo anno, secondo i dati a disposizione - i cittadini di origine ucraina presenti nella Destra Tagliamento erano circa 1.400 significa che la comunità è quasi raddoppiata. La maggior parte delle persone arrivate dall'inferno ucraino è attualmente ospite di famiglie di parenti o amici che vivono sul territorio. Meno di trecento sono infatti le persone che hanno trovato alloggi e sistemazione nella rete pubblica delle case organizzata dai Comuni e coordinata dalla Prefettura. Una parte è sistemata nel sistema del Cas, Centro assistenza straordinaria (gli alloggi che la Prefettura ha predisposto attraverso i bandi per la gestione da parte di coop del terzo settore per fare fronte all'immigrazione, in particolare negli ultimi anni legata alla rotta balcanica) un'altra parte risiede invece negli alloggi che diversi Comuni hanno messo a disposizione e allestito proprio per l'accoglienza.
PRIMO MESE
La rete dell'accoglienza è stata avviata nei giorni immediatamente successivi all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca in quel 24 febbraio scorso che passerà alla storia.
GLI SPAZI
Intanto la Regione cerca posti letto in albergo per dare ospitalità provvisoria ai profughi. Nei giorni scorsi è stato emanato l'avviso pubblico per verificare la disponibilità di strutture ricettive. Ogni struttura deve offrire almeno due stanze singole e due doppie e garantire i pasti e la ricezione H24. Va anche organizzato il trasferimento al centro sanitario di riferimento della Fiera di Udine. Agli alberghi viene chiesto di proporre un prezzo per questi servizi. Sarà poi stilata una graduatoria partendo da quelli più economici. Le offerte vanno presentate entro il 31 marzo.
«È difficile dire quanti hotel siano disposti a partecipare al bando, perché siamo molto a ridosso della bella stagione e la Regione chiede un impegno indicativo di 60 giorni più altri eventuali 60 giorni», ha fatto sapere nelle ultime ore Federalberghi Fvg. Regione e Prefetture, per ora, hanno invece escluso la necessità di tendopoli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino