Profughi, il prefetto gela Ca' Sugana: muro contro muro sullo Sprar

Profughi, il prefetto gela Ca' Sugana: muro contro muro sullo Sprar
TREVISO - È rottura tra Prefettura a Ca' Sugana. L'accelerazione voluta dal sindaco Giovanni Manildo sul progetto Sprar, la volontà di adottare la clausola...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - È rottura tra Prefettura a Ca' Sugana. L'accelerazione voluta dal sindaco Giovanni Manildo sul progetto Sprar, la volontà di adottare la clausola di salvaguardia, applicando il parametro di 3 richiedenti asilo ogni mille residenti riducendo così il numero dagli attuali 800 migranti presenti in città a 240, non è piaciuta per niente al prefetto Laura Lega. Che infatti sta tentando di stoppare sul nascere l'iniziativa della giunta. E il motivo è essenzialmente uno: in questo momento non c'è una vera alternativa ai grandi centri, all'accoglienza d'emergenza. Altro che accoglienza diffusa. La scelta di Ca' Sugana avrebbe come prima conseguenza la drastica riduzione del numero di ospiti presenti nell'ex caserma Serena. Non solo: la Prefettura verrebbe messa con le spalle al muro e si troverebbe nelle condizioni di dover trovare in tempi brevi nuove soluzioni per tutti i richiedenti asilo in eccedenza, quindi per quei 500 e più che risulterebbero in sovrannumero a Treviso. E non è pensabile. Il prefetto, preso in contropiede dalla decisione dell'amministrazione comunale che ha imboccato la via dello Sprar in piena autonomia e con un atto ufficiale come una delibera di giunta, ha quindi reagito: lunedì avrebbe chiamato il ministero dell'Interno chiedendo di bloccare la richiesta di Treviso. Poi avrebbe avvisato i gestori delle strutture trevigiane, già contattati da Ca' Sugana, di stoppare ogni tipo di operazione legata allo Sprar. Insomma: il prefetto si sarebbe mosso senza guardare in faccia nessuno. E Manildo non ha gradito per niente.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino