Prof. aggredita, il ministro a Padova E annuncia: «Basta presidi-reggenti»

Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti
PADOVA - «Sono ben consapevole della situazione dei dirigenti scolastici. La reggenza è solo una soluzione tampone, da superare. A breve, nel mese di luglio prossimo,...

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PADOVA - «Sono ben consapevole della situazione dei dirigenti scolastici. La reggenza è solo una soluzione tampone, da superare. A breve, nel mese di luglio prossimo, partirà il concorso e avremo nuovi presidi. Dobbiamo lavorare perché la situazione vada via via migliorando». Lo dice il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti,  sui circa 1700 reggenti in uno o più istituti.


Bussetti torna anche sul tema delle maestre diplomate, escluse dalle graduatorie ad esaurimento da una sentenza del Consiglio di Stato: «Mi sono messo al lavoro per analizzare la situazione perché sappiamo bene che ci sono tante persone coinvolte, con diversi punti di vista». C'è poi la questione degli ausiliari e degli amministrativi: «Questo è un tema che mi sta molto a cuore: il personale ata non va dimenticato», «il loro lavoro va valorizzato, così come andrebbe valorizzato l'impegno dell'intero sistema scolastico». Ma non si parla, per ora, di assunzioni: «Per il momento non posso dirlo, è prematuro».

Risponde sull'uso dei cellulari in classe, che la Francia ha vietato: «La linea in Italia è già ben definita. Le scuole hanno la loro autonomia scolastica e su questo decidono i regolamenti di istituto. Il divieto della Francia è un'opportunità per riflettere sull'uso consapevole dei telefonini in classe, è importante rendere consapevoli i ragazzi del corretto uso degli smartphone». Annuncia infine l'intenzione di andare a trovare la professoressa aggredita a Padova dalla mamma di un alunno: «Sono addolorato da queste notizie. È un problema di carattere culturale». 
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Il Gazzettino