TRIESTE - Rosa Scafa, la prima poliziotta italiana, ha compiuto 95 anni e il questore di Trieste Giuseppe Petronzi le ha fatto visita nella sua abitazione. La Questura ha...
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Rosa Scafa nacque il 18 luglio 1925 a Vibo Valentia città che lascia a 22 anni per raggiungere la famiglia già emigrata a Trieste. La prima di otto figli. «Come tutti i giovani ero in cerca di lavoro, sono venuta a sapere dei corsi della polizia femminile, ho fatto appena in tempo a presentare domanda, proprio l’ultimo giorno». Così entra al terzo corso della polizia femminile del governo militare alleato. Nel 1951 Rosa entra nella Buoncostume con il compito di assistere i minori e assicurare i controlli medici delle prostitute. «Un giorno - ha raccontato al Piccolo - mi capita un servizio: dovevo assicurarmi che una di queste donne si sottoponesse alla visita medica, nel furgoncino e per tutto il tragitto mi guardava di traverso ma io continuavo a trattarla con gentilezza. Quando siamo arrivate all’ospedale Maggiore - prosegue - la macchina si è fermata e da sotto la manica del vestito la donna tira fuori una lametta e dice “Con questa oggi dovevo sfregiare la poliziotta che mi accompagnava al controllo. Ma lei è diversa. Non sono mai stata trattata così”».
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Il Corpo di polizia femminile è stato istituito in Italia nel 1959 - sciolto nel 1981 - incorporando anche gli ex agenti del Corpo di polizia femminile di Trieste nato sotto l’amministrazione militare anglo-americana e «nel 1960 - commenta Rosa - quando mi hanno chiesto di scegliere tra il servizio civile e la polizia femminile non ho avuto dubbi e ho scelto di fare la poliziotta e sono stata la prima a fare domanda».
Nel 2010 per il 50° anniversario della presenza delle donne nelle forze di polizia Rosa ha ricevuto l’Onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana direttamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in piazza del Popolo a Roma. «È stata una favola e l’ho vissuta a 85 anni!». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino