Pride a Padova. L'onda arcobaleno investe la città del Santo, migliaia in corteo

PADOVA - L'onda arcobaleno del Pride tocca la città del Santo. Oggi, 3 giugno, sfila il corteo così come a Trento e Pavia. A Padova c'erano oltre 10...

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PADOVA - L'onda arcobaleno del Pride tocca la città del Santo. Oggi, 3 giugno, sfila il corteo così come a Trento e Pavia. A Padova c'erano oltre 10 mila persone secondo gli organizzatori, la metà per la Questura.

«Scendiamo nelle piazze nei giorni in cui tocchiamo con mano la gravità del furore ideologico che si abbatte sulla nostra comunità - afferma Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay - Mentre il Parlamento discute di una proposta di legge per criminalizzare le persone che accedono alla gestazione per altri all'estero, iniziativa di legge inserita in un contesto complessivo di atti persecutori del governo nei confronti delle famiglie arcobaleno, il tribunale di Milano ordina la trascrizione, in una famiglia omogenitoriale, del genitore non biologico, in seguito alla morte del compagno, il genitore biologico. I tribunali ancora una volta intervengono, con urgenza, a ristabilire un minimo di giustizia, laddove la politica opprime, infierisce, discrimina, ostacola, specula».


«È violenza di Stato, lo diciamo forte - sottolinea - come è senza dubbio violenza di Stato il pestaggio subito da una donna trans a Milano per mano degli agenti di Polizia locale, come è evidente nel video che circola da giorni in Italia e in tutto il mondo e che racconta il nostro Paese, in questo momento storico, meglio di qualsiasi parola. Allo stesso modo, è eloquente il silenzio su questi fatti della premier Giorgia Meloni» conclude Piazzoni.

Il corteo a Padova

Bionda, abito con corpetto e gonna arcobaleno. E come la Ferragni a Sanremo una stola con una scritta: «Pensati frocia». Come ogni anno il Pride padovano mantiene le promesse: irriverente, politicamente scorretto, colorato, allegro, incisivo. «Meno Meloni, più Peroni», «Vivi e lascia chiavare» sono solo alcuni esempi di cartelli sventolati in aria. Oltre 10 mila persone si sono radunate in piazza Garibaldi ben prima delle 15. Il corteo è partito con un po' di ritardo, dopo le 16.30. Presenti anche alcuni componenti della giunta, il sindaco Sergio Giordani, l'assessore Antonio Bressa e l'assessora Francesca Benciolini, ma anche Alessandro Zan. «Oggi ho partecipato al Padova Pride 2023 assieme a tantissime persone e in un bellissimo clima - ha detto Giordani - Sono orgoglioso di essere il primo cittadino di una città sempre avanti nell’inclusione e nei diritti, sempre pronta a mostrare il meglio di se e a combattere contro le discriminazioni di ogni genere. Padova luogo di libertà e rispetto, abbiamo ancora tanti passi avanti da fare assieme ma intanto un grazie agli organizzatori per la bella e festosa manifestazione di oggi».

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Il Gazzettino