TREVISO - Il successo della ripartenza post lockdown si gioca soprattutto qui: le imprese trevigiane hanno urgenza di liquidità e finanziamenti. Ben lungi dall’aver...
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L’OPERAZIONE
Nonostante le procedure accidentate, qualcosa sembra essersi sbloccato. Lo confermano i primi prestiti di grande entità definiti anche nella Marca. Si tratta dei finanziamenti previsti proprio dai decreti governativi e destinati alle industrie di maggiori dimensioni, con garanzia da parte della Sace. Con questa formula, ad esempio, la Breton di Castello di Godego, uno dei produttori di punta di macchine per la lavorazione della pietra naturale, dei metalli e di impianti per la pietra composita, ha ottenuto 25 milioni di euro da Intesa Sanpaolo. Serviranno, come da normativa, a sostenere il costo del personale, finanziare gli investimenti e dare corpo al circolante. «L’operazione stipulata costituisce per la nostra azienda uno strumento importante per gestire l’attuale fase di ripartenza e i prossimi difficili mesi, pure sostenendo gli investimenti che abbiamo in programma, confidando che i mercati internazionali possano riprendere un ritmo soddisfacente in tempi non troppo lunghi», conferma il presidente dell’impresa castellana Luca Toncelli. «Proseguiamo in un’attività di sostegno alle imprese sul territorio, con tutte le misure messe a disposizione dal Decreto liquidità», rimarca Renzo Simonato, direttore per il Triveneto del gruppo bancario, ricordando come quella con Breton sia la prima erogazione di questo tipo in Veneto per la banca.
LE CONCESSIONI
Anche Unicredit ha concesso un finanziamento con garanzia Sace a un’impresa della Marca. Pratica che fa il paio con una analoga verso un’altra ditta nordestina, per un totale di 15 milioni di euro. Non sono stati diffusi i dettagli, se non che le due realtà operano nel socio-sanitario e nella filiera dell’automobile. «Tali operazioni testimoniano l’impegno di UniCredit nel supportare le imprese del territorio», nota Luisella Altare, Regional Manager Nord Est. Se la Camera di commercio ha stanziato 6,4 milioni per il sostegno al credito, Assindustria sta siglando varie di convenzioni con le banche. «Essenziale rimane il fattore tempo - ribadisce l’associazione - per sostenere le imprese a mantenere la continuità operativa. Sarebbe necessario un quadro regolatorio per l’erogazione dei fondi più agevole e rapido». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino