Primi maxi prestiti alle aziende: 25 milioni alla Breton e 15 ad altre due realtà

Martedì 26 Maggio 2020 di Mattia Zanardo
Primi maxi prestiti alle aziende: 25 milioni alla Breton e 15 ad altre due realtà
TREVISO - Il successo della ripartenza post lockdown si gioca soprattutto qui: le imprese trevigiane hanno urgenza di liquidità e finanziamenti. Ben lungi dall’aver saziato questa fame, qualche prima risposta inizia ad arrivare. Le recentissime indagini condotte sia dalla Camera di commercio che da Assindustria Venetocentro sono pressoché concordi nell’indicare come, per oltre sei aziende su dieci, il principale problema siano i mancati o ritardati pagamenti, con i comprensibili effetti sui flussi di cassa. Di qui, l’esigenza di facilitare l’accesso al credito. Altra riprova? Il Servizio Finanza dell’associazione degli industriali ha concentrato la propria attività nell’assistere le imprese per pianificare i bisogni di tesoreria e sta gestendo centinaia di richieste di consulenza e chiarimenti su queste materie. «Con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ e ora con il Decreto ‘Rilancio’, di cui si attendono i decreti attuativi, si sono stanziate importanti risorse - spiegano da Assindustria Venetocentro - Nella presentazione delle domande per ottenere i finanziamenti si sono evidenziate difficoltà e incertezze interpretative che si vanno risolvendo. Bisogna tenere conto che le banche hanno ricevuto un numero altissimo di richieste, che hanno determinato disagi operativi, anche per il fatto che hanno anch’esse risentito in queste settimane delle difficoltà organizzative legate al coronavirus e non sono state previste le semplificazioni che sarebbero necessarie per un iter veloce nell’esame».
L’OPERAZIONE
Nonostante le procedure accidentate, qualcosa sembra essersi sbloccato. Lo confermano i primi prestiti di grande entità definiti anche nella Marca. Si tratta dei finanziamenti previsti proprio dai decreti governativi e destinati alle industrie di maggiori dimensioni, con garanzia da parte della Sace. Con questa formula, ad esempio, la Breton di Castello di Godego, uno dei produttori di punta di macchine per la lavorazione della pietra naturale, dei metalli e di impianti per la pietra composita, ha ottenuto 25 milioni di euro da Intesa Sanpaolo. Serviranno, come da normativa, a sostenere il costo del personale, finanziare gli investimenti e dare corpo al circolante. «L’operazione stipulata costituisce per la nostra azienda uno strumento importante per gestire l’attuale fase di ripartenza e i prossimi difficili mesi, pure sostenendo gli investimenti che abbiamo in programma, confidando che i mercati internazionali possano riprendere un ritmo soddisfacente in tempi non troppo lunghi», conferma il presidente dell’impresa castellana Luca Toncelli. «Proseguiamo in un’attività di sostegno alle imprese sul territorio, con tutte le misure messe a disposizione dal Decreto liquidità», rimarca Renzo Simonato, direttore per il Triveneto del gruppo bancario, ricordando come quella con Breton sia la prima erogazione di questo tipo in Veneto per la banca.
LE CONCESSIONI
Anche Unicredit ha concesso un finanziamento con garanzia Sace a un’impresa della Marca. Pratica che fa il paio con una analoga verso un’altra ditta nordestina, per un totale di 15 milioni di euro. Non sono stati diffusi i dettagli, se non che le due realtà operano nel socio-sanitario e nella filiera dell’automobile. «Tali operazioni testimoniano l’impegno di UniCredit nel supportare le imprese del territorio», nota Luisella Altare, Regional Manager Nord Est. Se la Camera di commercio ha stanziato 6,4 milioni per il sostegno al credito, Assindustria sta siglando varie di convenzioni con le banche. «Essenziale rimane il fattore tempo - ribadisce l’associazione - per sostenere le imprese a mantenere la continuità operativa. Sarebbe necessario un quadro regolatorio per l’erogazione dei fondi più agevole e rapido». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci