Mattarella incontra Pahor, Gorizia e Nova Gorica in festa: saranno capitale della cultura europea 2025

L'incontro tra Mattarella e Pahor
GORIZIA - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Nova Gorica dove è stato accolto dal capo dello Stato sloveno, Borut Pahor. Sta...

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GORIZIA - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Nova Gorica dove è stato accolto dal capo dello Stato sloveno, Borut Pahor. Sta per iniziare l'incontro con il comitato organizzatore di "Go! 2025" e i rappresentanti delle rispettive minoranze. La città di Gorizia è letteralmente blindata. Le misure di sicurezza sono eccezionali anche per il timore che qualche manifestante No Green pass, approfittando della vicinanza con Trieste e della grande visibilità mediatica possa inscenare gesti dimostrativi. Le forze dell'ordine presidiano l'intero percorso cittadino che sarà seguito dai due Capi di Stato.

Visita al ponte sull'Isonzo

Nel primo pomeriggio è prevista la visita al nuovo ponte di Salcano, che unisce le due sponde dell'Isonzo. I due presidenti si sposteranno poi a Gorizia dove visiteranno la mostra per i 140 anni del quotidiano «Il Piccolo» e, infine, nella piazza della Transalpina, che si trova al centro della linea di confine fra le due città, in cui celebreranno l'assegnazione congiunta del titolo di capitale europea della Cultura 2025 e pronunceranno i discorsi ufficiali.

«Nessun limite all'argamento europeo»

Il presidente Mattarella ha ricevuto la massima onorificenza slovena dal presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, durante la cerimonia di celebrazione della designazione congiunta di Nova Gorica e Gorizia. «Il processo di integrazione continentale - ha spiegato Mattarella - non sarà completo fino a quando i Paesi dei Balcani occidentali non potranno condividere tutti la nostra stessa prospettiva. Per storia, per cultura, per valori, essi sono parte costitutiva dell'Europa, che è culla del loro passato e orizzonte del loro futuro. Slovenia e Italia avvertono insieme, pienamente, la responsabilità di sostenere le aspirazioni dei nostri vicini e di accompagnare i processi di riforma che stanno perseguendo in risposta alle istanze profondamente sentite dai loro popoli. Non ci nascondiamo quanto impegnative siano le complessità da sormontare sul cammino dell'integrazione. Ma sono superabili! E non giustificano esitazioni da parte dei 27 o inversioni di rotta da parte dei Paesi dei Balcani occidentali».

«Un'opportunità per superare le divisioni»

«Al giorno d'oggi purtroppo sussistono molte divisioni e divergenze che fanno spaventare le persone, ma è proprio per questo che dobbiamo sfruttare questo progetto, il progetto della capitale europea della cultura 2025, e tutto ciò che esso offre e offrirà prima e dopo - ha detto il presidente della Slovenia, Borut Pahor alle cerimonie odierne nella piazza della Transalpina -. Sloveni e italiani, tutti noi che qui abitiamo dobbiamo cogliere questa opportunità storica unica per rimodellarla secondo le nostre volontà sovrane nel segno del dialogo e del rispetto reciproco. Dobbiamo resistere alla politica delle divisioni e delle divergenze forzate che possono privare i nostri figli di qualcosa di così bello e edificante. Col nostro agire tollerante ma determinato dobbiamo essere d'esempio e d'ispirazione per tutti coloro che credono nei valori fondamentali dell'Europa, nella pace duratura, nella collaborazione e nell'amicizia» ha concluso Pahor tradendo sincera emozione.

Il sindaco Ziberna

«Non posso che rappresentare sentimenti di grande soddisfazione, mia personale e della città di Gorizia, per la visita dei due Capi di Stato, italiano e sloveno, Mattarella e Pahor. Entrambi hanno voluto essere presenti in piazza della Transalpina ma anche in altri luoghi importanti della città per suggellare la Capitale europea della cultura che come sappiamo nel 2025 saranno in abbinata Nuova Gorica e Gorizia» ha detto ieri il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna.

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Il Gazzettino