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TREVISO - La presidente dell'Ordine degli infermieri di Treviso finisce nel mirino degli hacker. Qualcuno ieri, 1 marzo, si è impossessato del profilo di Samanta Grossi su Facebook caricando delle immagini pedopornografiche. Lei ha subito contattato il social network. E in queste ore segnalerà l'attacco anche alla Polizia postale. Nel giro di poco il profilo è stato disattivato: non è più accessibile. Ma su quanto accaduto adesso si allunga inevitabilmente l'ombra No Vax. «Non si può escludere nulla spiega la diretta interessata negli ultimi tempi ho avuto un duro confronto con un'infermiera al centro di un procedimento disciplinare nell'ambito della vaccinazione obbligatoria contro il coronavirus. Mi ha risposto che aveva tante mie foto a disposizione. Le ho chiesto se mi stava minacciando. Ma non voglio nemmeno pensare che si possa arrivare a tanto».
LE MINACCE
Quel che è certo è che Grossi è sempre stata in prima linea per quanto riguarda il rispetto dell'obbligo vaccinale per gli infermieri. E nel corso dei mesi ha già ricevuto diverse minacce.
LE SOSPENSIONI
In questo clima l'Ordine continua a vigilare sul rispetto dell'obbligo vaccinale anti-Covid da parte degli infermieri. Ad oggi sono 177 i professionisti trevigiani No Vax sospesi, tra dipendenti dell'Usl, delle case di riposo e liberi professionisti. E questo al netto degli atti revocati. «Una decina sono stati revocati perché gli infermieri hanno deciso di vaccinarsi. Gli altri sono tornati in servizio dopo il contagio».
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Il Gazzettino