L’Osservatorio sul Nordest, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga oggi intorno ad uno dei temi più discussi: l’ospitalità dei profughi nel...
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Il diritto di rifiutare la presenza dei profughi nei Comuni viene sostenuta in misura maggiore dagli elettori della Lega Nord (53%) e di Forza Italia (46%). All’opposto, sono soprattutto i sostenitori del Pd a richiamare il dovere all’ospitalità (77%). Maggiormente divisi appaiono gli elettori del M5s: tra di loro, infatti, il 41% pensa che i Comuni abbiano il diritto di rifiutare la presenza dei profughi, ma la maggioranza (53%) evidenzia invece il dovere di ospitarli. Quasi a sottolineare la complessità della questione, appare rilevante, in molti settori, la quota di non rispondenti: questa raggiunge il 38% tra i sostenitori di Forza Italia, il 23% tra gli elettori dei partiti minori e il 18% tra quanti si collocano nell’area grigia dell’incertezza.
D’altra parte, i nordestini rimarcano che nella maggioranza dei territori i profughi sono presenti e non creano problemi (52%), mentre nel 21% dei casi manifestano delle difficoltà legate dalla loro presenza. Rispetto al settembre scorso, sono aumentati quanti segnalano una presenza problematica (+3 punti percentuali). Nello stesso arco di tempo, però, sono cresciuti molto di più quanti osservano quotidianamente un’accoglienza priva di criticità (+8 punti percentuali).
È soprattutto nei comuni più piccoli, quelli con meno di 15mila abitanti, che la convivenza sembra più tranquilla (56%) e i problemi meno frequenti (11%). Anche la maggioranza di chi vive nella dimensione urbana intermedia (15-50mila abitanti) non segnala particolari difficoltà legate alla presenza dei richiedenti asilo (51%). Al contrario, è tra quanti vivono in realtà cittadine che superano i 50mila abitanti che le percezioni si fanno più polarizzate tra quanti rilevano problemi (41%) e coloro che invece non ne hanno riscontrati (46%).
Dal punto di vista territoriale, invece, emerge che la presenza dei profughi appare più serena in provincia di Trento (63%), ma anche la maggioranza di quanti vivono in Veneto (55%) ritengono che la presenza dei richiedenti asilo nel proprio Comune non abbia creato problemi. Maggiormente diviso appare il giudizio espresso da coloro che vivono in Friuli-Venezia Giulia: il 35% rileva criticità legate all’ospitalità, mentre il 38% non è dello stesso avviso.
Alla notizia di arrivo di profughi nei territori, però, talvolta si scatenano proteste che portano a manifestazioni e fiaccolate partecipate, in alcuni casi, anche da sindaci e amministratori locali. Come viene giudicato questo loro comportamento? Il 40% giustifica le azioni che contrastano l’arrivo dei richiedenti asilo ritenendo che il sindaco ha il diritto di decidere cosa succede nel proprio territorio. Quasi un nordestino su due (49%), però, le ritiene sbagliate e sottolinea che ogni Comune deve fare la propria parte nella gestione dell’emergenza. Osserviamo, anche in questo caso, un ampio settore di persone che sull’argomento non sa o non vuole esprimersi (11%): ulteriore conferma del disorientamento presente e che dovrebbe richiamare tutti ad una maggiore calma e responsabilità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino