Presentata "La Porta Rossa": 4 milioni di indotto per il Friuli-VG

Presentata "La Porta Rossa": 4 milioni di indotto per il Friuli-VG
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TRIESTE - «Trieste conferma ancora una volta la sua vocazione ad essere una location cinematografica che seduce per

la sua bellezza e per il suo fascino, a volte misterioso ed enigmatico».  Così la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani oggi a Roma a margine della presentazione della nuova serie che andrà in onda su Rai 2 ad iniziare dal prossimo
22 febbraio intitolata "La Porta Rossa", scritta da Carlo Lucarelli e diretta da Carmine Elia. La presidente, riferendo che «gli stessi autori di questa nuova fiction Rai si sono dichiarati estremamente soddisfatti di averla girata a Trieste» ha sottolineato l'orgoglio per il fatto che l'atmosfera della città abbia ispirato un maestro del noir come Lucarelli, il quale ha definito la stessa Trieste «un vero e proprio personaggio della trama». Ma oltre al valore promozionale e d'immagine per il territorio - è stato infatti chiuso dalla Rai un accordo per la distribuzione internazionale de "La Porta Rossa" - ci sono da mettere in conto anche quelle che sono state le ricadute dirette per l'economia locale, non solo triestina dal momento che il set ha coinvolto anche Tarvisio e San Vito al Torre.

Alla base della serie La Porta Rossa c’è la volontà di combinare un’investigazione classica a un elemento sovrannaturale: ecco così l’idea di un commissario morto (Cagliostro interpretato da Lino Guanciale) che indaga sul suo stesso omicidio, che rinuncia ad andarsene dal mondo e continua a indagare per salvare sua moglie Anna, interpretata da Gabriella Pession.  Ne La Porta Rossa  è “fantasma” tutto ciò che sta nel passato e che non riusciamo a dimenticare. Sono “fantasmi” anche gli errori commessi, quelli con i quali non abbiamo fatto pace e quelli che invece avremmo preferito commettere. Ne La Porta Rossa la morte non è raccontata come un momento di chiusura, ma come un’occasione di riflessione e di trasformazione: questo aspetto è incarnato soprattutto nel personaggio di Anna, che fa del lutto un’occasione di crescita, e in quello di Vanessa, che scopre la sua vera identità proprio nel confronto con la morte.  


Si tratta della più lunga produzione mai realizzata in regione - e l'indotto generato quantificabile in quasi 4 milioni di euro, «confermano una volta di più l'ottimo lavoro di FVG Film Commission e l'intuizione dell'Amministrazione regionale che ha voluto rilanciarla e sostenerla». Ed è stato lo stesso regista Carmine Elia a ringraziare la Regione per i servizi impeccabili offerti proprio dalla Film Commission, mentre la direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, ha definito Trieste una "città liquida" che ben si è adattata ad una trama che si colloca fra il racconto noir e una detective story. «L'auspicio - ha concluso la presidente - è quello che La Porta Rossa in termini di audience consegua le migliori perfomance di ascolti, con la fondata speranza di rivedere la troupe nella nostra regione per girare le riprese di una seconda serie».  «Sempre più incoraggianti i dati sull'occupazione di personale locale - commenta il presidente di Fvg Film Commission  Federico Poillucci - ciò sta a significare da un lato che negli anni si è formato un vero e proprio comparto professionale in regione, e dall'altro che le case di produzione, per tradizione restie ad assumere sui territori, ormai sanno che in FVG si lavora bene, con personale affidabile ed altamente preparato».
 


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Il Gazzettino