PORDENONE - Un'altra vittima del bullismo di scuola. Un'altra giovane vita messa in pericolo all'ombra dell'anonimato del Web e dei social network, su cui ora...
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Per puro miracolo, rimbalzando su una tapparella di una finestra di un appartamento al primo piano dello stabile, la caduta è stata frenata e per questo la ragazzina non è morta. È stata trovata in condizioni gravissime sul selciato del cortile interno del condominio. Il complesso quadro clinico ha convinto i medici dell'ospedale di Pordenone al trasferimento in eliambulanza a Udine. La ragazzina è stata dichiarata fuori pericolo, si procederà forse direttamente domani con un'audizione, in forma protetta, alla presenza di una psicologa.
Sulle ragioni del tentato suicidio non vi sono dubbi. La dodicenne non solo ha lasciato due bigliettini, preparati da una settimana quando l'adolescente, che non andava a scuola proprio da 7 giorni, deve aver deciso di voler morire, per spiegare il suo gesto ma anche ai soccorritori, con un filo di voce, ha detto che così voleva liberarsi dai continui attacchi dei compagni di classe, evidentemente “recapitati” anche con telefonate, sms e messaggi online. E infatti, se nel foglietto destinato ai genitori -la dodicenne è figlia unica- chiedeva scusa, in quello per i suoi compagni compare un terribile atto d'accusa: «Ora sarete contenti». «Oggi dovevo tornare a scuola dopo la malattia, ma io non ce la facevo a rientrare in quella classe. Avevo paura di urlare al mondo i miei timori e così ho deciso di farla finita», ha detto la bambina ai primi soccorritori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino